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Allora come ora

La mia prima esperienza nel lavoro fu di peso; la bicicletta per il pane, almeno quaranta chili carica. O così mi sembrava a quel tempo.
Bianca con due ceste, e il faro. Martino, il fornaio, l'aveva presa già tanto usata sul finire del fascismo. Dovevano essere tutte così per disposizione del regime, ben visibili da dopo il tramonto al far dell'alba dalla ronda.
I più abbienti nemmeno interagivano, altri non rispondevano al campanello; lasciavo il sacchetto, e tornavo a pedalare.


Non dare risposta e sottrarsi a uno scambio di opinioni odora di scortesia a mio dire, allora come ora




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Racconto scritto il 18/07/2025 - 11:13
Da Editor (editing)
Letta n.303 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Un tipo di lavoro che oggi non esiste più e se esiste è fatto in forma molto diversa.

Maria Luisa Bandiera 19/07/2025 - 07:59

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Una bella testimonianza, purtroppo si sa che l'arroganza e la maleducazione sono sempre esistite.
Grazie per tutto

PAOLA SALZANO 18/07/2025 - 19:43

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Questo racconto fa pensare. Vita dura, ma piena di dignità. Bella anche la riflessione sulla modestia, molto vera.

MARIA ANGELA CAROSIA 18/07/2025 - 16:10

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Ben tornato Editor, le tue son perle di saggezza, molto bravo e preciso!Lei o tu, mi piace davvero! Complimenti!

Anna Cenni 18/07/2025 - 11:38

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