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Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d’estate…” (John Keats)

Le istruzioni sono:

Di questo pensiero fanne Scrittura creativa


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Sulle ali del tempo

SULLE ALI DEL TEMPO
(riflessioni sul tempo che passa)


Tutto si crea e tutto si disfa, tutto si compiace di morire un poco, giorno dopo giorno; la vita di suoi cambiamenti si diverte a modificare gli aspetti lungo il trascorre del tempo che ormai più prezioso non è. O forse lo è ancor di più quando il tempo volge verso il suo finire.


Aveva sempre trovato validi obiettivi da raggiungere, ogni tempo nel suo tempo ... ora le sembrava di aver passato quella linea sottile che volge alla fine del tempo e segna, non un altro obiettivo, ma la spiegazione di quel che sarà senza riserve.


Giorni ormai scoloriti vagavano dal mattino alla sera e quel tempo che teneva impegnata la mente in bisogni da rinnovare, non erano più di grande importanza.


Quell'anima solitaria non aveva più nessuno accanto che potesse ricordare quanto potesse essere importante assaporare i giorni, anche se monotoni e lenti, sul finire della vita mano nella mano, passo dopo passo. Mentre appoggiata alla ringhiera del patio osservava l'infinito spazio che aveva davanti, vide una farfalla colorata posarsi delicatamente sulla sua mano e rimanere lì ad ali aperte come ad aspettare chissà che cosa.


Sapeva che qualcuno affermava che l'incontro con gli animali portavano ed evidenziavano, a chi li incontrava, dei messaggi legati alla loro peculiare natura e a lei venne spontaneo domandarsi quale messaggio importante le stesse portando quella farfalla in quel preciso momento! Le venne spontaneo pensare ai tre giorni di vita di una farfalla e volle spontaneamente paragonarlo a fasi e periodi di vita terrena di un essere umano: "chissà forse anche noi esseri umani siamo come farfalle anche se con periodi un poco più lunghi!" pensò.


Con quel pensiero si divertì a fare dei paragoni suddividendo in periodi di anni il percorso naturale di una vita umana.


• Primo periodo dalla nascita ai 45 anni il primo giorno - tempo delle scoperte e dei progetti
• Secondo periodo dai 45 anni a 80 anni il secondo periodo - tempo dell'assestamento
• Terzo ed ultimo periodo dagli 80 anni fino alla fine, il terzo giorno - tempo della raccolta


È ovvio pensare al primo periodo in un periodo di crescita in tutti i sensi, inizialmente e placidamente alla scoperta di miliardi di nuove cose da apprendere ed alle quali destinare la maggiore energia seguendo obiettivi ricercati verso cui un'anima si sente portata ad interagire.
In questo periodo di costruzione di sé stessi la vita dona ogni strumento possibile per la costruzione di tutto ciò che ad un'anima necessita per la sua crescita personale in tutti i campi.


Il secondo periodo lei lo vedeva come un un'assestamento delle realizzazioni ottenute e come l'appagamento maturato nel raggiungimento di quegli obiettivi raggiunti ed andati a buon fine. È vero pensava, alcuni progetti non erano neppure iniziati ed altri erano falliti ma in ognuno di essi lei riusciva a vedere il lato importante e positivo dal quale apprendere una lezione di vita. Lo sapeva (certo che lo sapeva) però in questo periodo in cui lei si trovava e che andava scemando, si sentiva come incapace di allineare e mettere a punto i messaggi di vita ricevuti.



Il terzo periodo era il periodo della raccolta ma, ahimé, anche di contrazione dove un'anima dovrebbe entrare in riflessione e fare un sunto di tutta una vita vissuta e comprendere che cosa esattamente non aveva ancora compreso.
Ma lei in quel periodo non era ancora arrivata e si domandava come avrebbe vissuto quel tempo sul finire della sua vita quando non ci sarebbero più stati veri e propri obiettivi da progettare e raggiungere quando la vita stessa si cheta e tutto come ogni cosa in natura si ritira e si contrae.


Questo pensiero la sgomentava un poco.




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Scrittura creativa scritta il 31/08/2022 - 13:56
Da Maria Luisa Bandiera
Letta n.464 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Grazie anche a te Antonio

Maria Luisa Bandiera 09/09/2022 - 09:06

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una bella riflessione sulla vita, le fasi che la compongono. Tutte, loro malgrado, con una certa positività. Interessante e godibile scritto.

Antonio GARGANESE 08/09/2022 - 08:17

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Un sentito grazie a Marina, Anna, Teresa, Mirko e Francesco per i vostri graditi commenti.

Maria Luisa Bandiera 01/09/2022 - 18:51

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Un racconto ben scritto dove si sviluppa una filosofia che possa dar senso a questo immane mistero che è la vita. Necessità che non ha il credente in Dio, che per sua fortuna è convinto di una seconda vita eterna. I miei complimenti, ciao

Francesco Scolaro 01/09/2022 - 11:55

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Splendida scrittura...
Grazie per la tua presenza in questi nostri concorsi

Mirko D. Mastro 01/09/2022 - 09:24

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Interessante racconti, che ci fa riflettere sulla caducità della vita e sull'importanza di saperla vivere.

Teresa Peluso 31/08/2022 - 20:03

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Grandioso questo racconto, il tema è profondo, dovremmo star qui ore a parlarne, mi limiterò a scrivere, che mi è piaciuto tantissimo e tornerò a rileggerlo!!tu sei bravissima a scrivere racconti, poesie e haiku!! Sei un fenomeno!!

Anna Cenni 31/08/2022 - 18:52

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Mi è molto piaciuto questo tuo racconto, molto, e mi è successo che mi venisse a trovare una farfalla bianca... in seguito ho dato un significato a quella visita ma, chissà...
Forse dovremmo vivere con l'obiettivo di migliorarci, maturare interiormente.
E' stato un piacere leggerti e scusa se mi sono dilungata ma sai, come te, adoro la natura... e le farfalle.
Complimenti, Maria Luisa, a rileggerti

Marina Assanti 31/08/2022 - 17:45

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E' molto interessante questo testo, mi porta a riflettere innanzitutto sulla nostra caducità di esseri mortali, su quanti nostri obiettivi non raggiungiamo per "cause esterne" che noi non sappiamo né possiamo prevedere e subiamo.
Ognuno di noi è uno a sé, ma c'è chi nasce sano e chi no, chi in paesi così poveri dovrà sperare di poter superare il primo anno di vita, e così via.
Noi abbiamo bisogno di "programmare" la nostra vita, lo ritengo giusto, per darci delle priorità, ma dovremmo abituarci a vivere più intensamente il presente, il momento, l'attimo, e se si tratta di un momento No, cercare nel bello della Natura, la forza per guardare avanti e continuare la nostra lotta quotidiana... ecco che la farfalla può essere messaggera di qualcosa di speciale o, magari, portarci il saluto di qualcuno... o fermarsi con noi per farsi ammirare e portarci a riflettere e gustarci la sua presenza...

Marina Assanti 31/08/2022 - 17:39

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