E il tempo era bello, faceva caldo ...
Eravamo tre amiche che volevano estraniarsi dalla torrida città che quell’anno non lasciava tregua alcuna in quei giorni, da tempo senza una goccia di pioggia a rinfrescare e tutto stava soffrendo, anche passeggiate sul lungo lago non davano ristoro, si sudava sempre e dovunque.
Tutti si cercava refrigerio in quell’estate soffocante e afosa.
Discutemmo a lungo, poi dopo tanto tergiversare per decidere su un luogo o un altro finalmente la decisione fu presa di passare le vacanze di ferragosto in montagna, si trattava di decidere e trovare il luogo dove andare.
Anche qui tremende indecisioni su dove andare ma alla fine si trovò una quadra nell’intento di trovarsi tutte perfettamente d’accordo. La cosa che ci accumunava tutte era di trovare in affitto una bella baita (noi pensavamo qualcosa di moderno) vicino ad un laghetto che ci avrebbe portato ulteriore frescura. Cercando sulle inserzioni finalmente trovammo quello che stavamo cercando.
Rispondemmo all’inserzione e in men che non si dica concludemmo la prenotazione che era anche a buon prezzo!
Partimmo felici e contente verso la nostra nuova destinazione; le previsioni prevedevano ancora afa ad oltranza e noi eravamo felici di quella nostra scelta.
Arrivati in montagna, c’incamminammo con i nostri zaini a spalle su per una mulattiera impervia che s’arrampicava tra i bricchi. La nostra guida continuava a dire che presto saremmo arrivate ma lo diceva lì, dietro ad ogni curva, però la meta mai si vedeva!...
Anche in montagna faceva caldo e noi su per quella salita eravamo sudate marce.
Finalmente arrivammo al luogo prestabilito che, di fatto con grande nostro stupore, non era altro che un monolocale composto da una grande cucina attrezzata ed un’altra stanza che fungeva da camera da letto con dentro tre brandine … il bagno era all’aperto in piena natura … adiacente si trovava una stalla con dentro una ventina di capre dove la nostra guida, che era un pastore, avrebbe dormito insieme ai suoi armenti.
Capimmo che la sua inserzione voleva essere una ricerca di compagnia di persone con cui parlare durante il suo soggiorno estivo di pastore per rompere la sua solitudine … e con noi, sciocche sprovvedute, l’aveva trovata!
Ormai eravamo lì, che cosa potevamo fare?
Con grande filosofia prendemmo l’occasione di vivere una strana e particolare avventura … di fatto i giorni a seguire furono proprio così: al fresco vicino ad un bel laghetto, in mezzo ad una natura incontaminata, in mezzo a fiori mai visti tra il belare delle caprette con colazione di latte appena munto, di funghetti appena spuntati, raccolti e poi cucinati per il mezzogiorno;
ci sentimmo tutte tante piccole Haidi tra i monti!
Quella fu veramente l’occasione di una bella avventura indimenticabile:
… e il tempo era bello, faceva caldo …
Nota:
racconto puramente nato dalla fantasia dell’autrice.
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