RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA SIGNORA BETTA


La Signora Betta
La signora Betta era tanto stanca e mentre stendeva il bucato al sole sospirava “ voglio morire”.
In ogni momento Betta sospirava “ voglio morire”. Quanda andava al villaggio a fare la spesa, quando
ordinava casa, e pure la notte prima di addormentarsi.
Quella mattina commara Morte stanca di essere chiamata in ogni momento, decise di accontentare Betta.
Si presentò alta, alta, nera , nera e per un attimo copri il sole! “eccomi qui !” esclamo con voce tuonante.
La signora Betta nel vederla si meravigliò “ si…si…ti ho chiamata io, ma vedi egregia Morte…” rispose Betta
mentre si sistemava il grembiule “….adesso sto stendendo il bucato! Non posso mica venire con lei, poi che
si deve dire di me che me ne sono andata lasciando il bucato sporco?!”
Così dicendo volto le spalle alla More e riprese a stendere il bucato “ facciamo cosi ripassa domani!”
Commara Morte rimase interdetta, ma poi visto che in fondo non era ancora arrivato il momento di Betta
se ne andò.
Il... (continua)

flora leone 17/10/2014 - 10:22
commenti 1 - Numero letture:1100

Voto:
su 2 votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


La speranza: quella maledetta…


Luke era tranquillamente seduto nella panchina del parco a fumare la sua sigaretta.
La giornata lavorativa era finita da un po’ e aveva deciso di rilassarsi nel parco pubblico vicino al suo ufficio.
Il tramonto era calato ormai da un bel po’ e il cielo era scuro con qualche stella a brillare.
Attorno a lui non c’era praticamente nessuno: il clima lo impediva. Non che ci fosse particolarmente freddo, ma le belle giornate dovevano ancora arrivare e il parco non era frequentato da molti in quella sera di fine Marzo. L’assenza di luce, poi, fece in modo che quel parco fosse praticamente deserto a quell’ora, cioè le 21 e 30 circa.
Luke contemplava il cielo con la sua sigaretta in bocca quando improvvisamente notò un uomo, più anziano di lui (anche se Luke, a 38 anni, non poteva definirsi anziano), decisamente più anziano di lui, che era intento a cercare qualcosa e nel frattempo parlava tra sé e sé.
-Oh, ma insomma! Ma dov’è? Dov’è andata a finire?!
Il signore anziano era chino e in... (continua)

Andrea Motta 19/06/2016 - 18:19
commenti 2 - Numero letture:1029

Voto:
su 0 votanti


La stanchezza di vivere


Perché in quei suoi occhi ormai stanchi, troppo stanchi dalle molteplici delusioni assorbite nell'arco della sua vita ormai nessuno dei suoi familiari ci si soffermava a guardarli più.
Troppo stanco per cercare di lottare per rimanere ancora in vita rimaneva semplicemente impassibile e silenzioso mentre sdraiato in quel suo letto di ospedale non faceva altro che vedere la famiglia litigare per il da farsi se fosse deceduto mai che nessuno si degnasse di chiedergli cosa lui desiderasse davvero in quei suoi ultimi giorni, si perché da tempo sentiva che a breve l'aldilà lo avrebbe chiamato a sé in un caldo richiamo e non aveva paura, ormai il suo compito era giunto a termine e se ne sarebbe andato felice se solo quelle persone che per lui da quelle liti e quelle urla giornaliere stavano allontanandosi da lui come famiglia; già quello era un vero disastro e non se lo sarebbe mai aspettato che in punto di morte anzi che fare un ultimo saluto prezioso ai suoi cari avrebbe passato i suoi ult... (continua)

Cristina Del perugia 22/05/2021 - 23:23
commenti 0 - Numero letture:520

Voto:
su 0 votanti


La svampita


Non amava spolverare, per lei togliere ogni piccolissimo granello di polvere, significava rimuovere il trascorrere del tempo. Ancorata come un naufrago alla sua nave, non voleva liberarsi del passato e difficilmente cancellava il passaggio di ciò che era stato come poteva essere un incontro, una semplice carezza o un profumo.
La sua casa sembrava un bazar, pieno di oggetti dei più strani e svariati, dalle piccole bomboniere, che nelle varie occasioni aveva ricevuto in dono, ai vecchi costumi di scena, appesi qua e là, come marionette di un vecchio teatro abbandonato all'incuria ed alle intemperie, dove i vari personaggi avevano riso, pianto, sfaccettato ed interpretato ritagli di vita vissuta.
Fantasmi che aleggiavano intorno a lei e non l’ abbandonavano mai. Figure alienanti che tormentavano i suoi sogni e ne rubavano a poco a poco l’ essenza vera del vivere. Aveva oscurato tutti gli specchi della casa, con teli neri e pesanti, che sembravano sagome spettrali, di un gioco del terro... (continua)

Anna Rossi 03/07/2017 - 08:37
commenti 6 - Numero letture:1175

Voto:
su 4 votanti


La Tenda scostata


Annetta aprì gli occhi, si era addormentata e il lavoro le era caduto a terra, lo raccolse e lo ripose dentro al mobile e con esso anche il cestino degli ago e filo; avrebbe ripreso l’indomani, tanto al matrimonio mancavano ancora diversi giorni e la gonna era quasi finita. Suo cugino Pietro l’aveva infatti invitata al matrimonio dei suoi due figli: Mavillo e Rachelina. Dalla piazzetta proveniva uno strombazzare di clacson, lei scostò la vecchia tenda di pizzo che ormai dimostrava i suoi anni, tanto che qualche buco si incominciava a notare pur tra i trafori del merletto. Arrivava un auto, lei riconobbe quella del suo inquilino; l’auto si fermò nel cortile e ne scese una signorinetta ben vestita, sorridente, felice di essere tornata a casa. Annetta, con stupore, riconobbe Giovanna che a sua volta guardava in direzione della finestra e vistala la salutava con la mano. Annetta bruscamente calò la tenda, ma poi stette lì a sbirciare attraverso la trina del merletto: come era cresciuta la ... (continua)

Ivana Piazza 24/11/2018 - 17:01
commenti 0 - Numero letture:980

Voto:
su 0 votanti


La Terrazza


LA TERRAZZA
Trattiene il respiro Bianca, lievemente appoggiata alla sua porta di ingresso, dove la luce delle scale fa breccia nelle sottili crepe del legno e si posa sulla scolorita fantasia del suo abito a fiori blu; da tre settimane la stessa scena per lei, come un appuntamento con un evento che non ritarda nemmeno di un minuto.
Le sue orecchie tese a percepire la porta del piano di sopra chiudersi con garbo, Bianca osserva le sue mani dalla pelle inequivocabilmente segnata dagli anni, lo smalto rosa geranio ormai consunto la deconcentra dall'attenzione, quando il rumore delle scarpe sulle scale la fa sobbalzare.
Ha paura che quell'uomo vestito di nero possa percepire la sua presenza lì, dietro la porta, dove da molti giorni oramai lui spia i suoi movimenti.
All'inizio era spaventata, da quella figura che si muoveva con circospezione anzi le sembrava un topo di fogna che scivola in silenzio disturbato da quella luce delle scale che si accendeva con un sensore di movimento, cos... (continua)

Grazia Giuliani 28/02/2017 - 18:46
commenti 3 - Numero letture:1386

Voto:
su 3 votanti


La tregua


Per chi ama leggere, un breve racconto.

La tregua

Ho sognato tanto nella mia vita…Ho sognato la pace, la serenità, l’amore…
Lego i capelli ed infilo un paio di jesns sdruciti. Devo fare presto, al lavoro non ammettono ritardi.
Ho solo vent’anni, ma, nella mia breve esistenza, ho vissuto situazioni, che mi hanno fatto maturare prima del tempo.
Do uno sguardo allo specchio e scappo via. Le strade sono deserte ed una leggera nebbia ancora aleggia tutt’intorno. Fa freddo…Non mi piace l’inverno, preferisco la calda estate , che mi consente di non infagottarmi in questi pesanti cappotti…e poi c’è il mare in cui tuffarsi e fare annegare tutti i dispiaceri.
La mia famiglia, non so perché, è diventata così povera, che mio padre non riesce a mantenerci decorosamente. E’ toccato a me, più grande di tre fratelli, cercare un lavoro per sollevare un po’ le sorti della famiglia ed evitare i morsi della fame. Si… sembra ridicolo parlare di fame adesso, che il ben di Dio si ... (continua)


Teresa Peluso 26/02/2018 - 15:31
commenti 8 - Numero letture:895

Voto:
su 7 votanti


LA VIGILIA DI NATALE


«Buon Natale signore» disse il portiere sfregandosi le mani per il freddo. Era un un ometto pelato e rubicondo, con le guance arrossate dal vento. Lui lo guardò, ma non rispose, non disse nulla e tirò oltre. Raggiunse a passo spedito l'ascensore e pigiò il pulsante. Guardò l'orologio più volte, come a darsi un contegno mentre aspettava nervosamente. Aveva fretta di raggiungere il suo ufficio al 17° piano, lì non c'erano addobbi ad attenderlo né luci ad infastidirlo. Tirò un sospiro quando le porte si aprirono.

La giovane segretaria bionda stava digitando frettolosamente qualcosa sulla tastiera. Non alzò lo sguardo dal monitor, ma seppe con certezza che era entrato il suo capo. Era troppo alto, troppo massiccio per non notarlo, e poi la sua comparsa sulla soglia della porta aveva oscurato la luce proveniente dal pianerottolo. «Buon Natale» disse meccanicamente, ma in cambio non ottenne altro che una porta sbattuta.

Sedette alla sua scrivania e prese mentalmente nota di avvisare... (continua)


Marirosa Tomaselli 10/12/2015 - 21:11
commenti 8 - Numero letture:1503

Voto:
su 5 votanti


La Visita


Nel lontano e profondo oriente c’era chi scrutava il cielo e gli antichi manoscritti alla ricerca della conoscenza. Un gruppo di, chiamali astronomi, maghi, saggi avvistarono nel cielo un corpo celeste più luminoso di altri, le antiche scritture parlavano di un segno regale, un annuncio di nascita di re. Ognuno dal suo paese si mise in viaggio, tale era la curiosità di conoscere dove il segno portava. Capitò che, segno del destino, le carovane si incontrarono ed il viaggio divenne uno. L’ignoto era davanti a loro, ma la stella era presenza fissa e li guidava. Durante il cammino mettevano in comune il loro sapere ed il fuoco dell’amicizia. Nelle fredde notti del deserto condividevano l’ansia di conoscere dove la stella li avrebbe portati. Una luminosa alba fece intravvedere loro le prime case, erano arrivati? Messaggeri a cavallo li invitarono a palazzo: re Erode aveva saputo del loro arrivo ed era curioso di sapere da dove venivano e dove questa grande carovana stava andando. Loro cand... (continua)

Ivana Piazza 23/12/2020 - 21:31
commenti 0 - Numero letture:528

Voto:
su 0 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -