Era stanco. I capelli arruffati e la barba incolta, camminava guardando giù, schivando qualsiasi incontro. Troppo aveva sofferto e non capiva perché sua sorella si accanisse tanto contro di lui.
È vero, aveva dissipato tutto ciò che il padre gli aveva dato, non giocando in un casino', né andando a donne.
Tutto ciò che aveva racimolato, vendendo gli averi, che gli avevano affidato,era finito nelle mani dei trafficanti di droga.
Aveva poco più di 30 anni,un'esperienza di vita estremamente negativa ed una moglie, che lo trattava come l'ultimo degli uomini.L'unico suo piacere, tornando a casa, era il piccolo Guido, che gli faceva dimenticare i suoi problemi.
Ma i problemi persistevano.Non aveva più un lavoro...aveva solo debiti, disseminati qua e là e persone cattive, che lo perseguitavano e lo ricattavano.
Capiva che doveva finirla con la sua dipendenza, ma avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse. a uscirne fuori.
Ormai sua sorella gli aveva girato le spalle e lui aveva troppo timore di chiedere aiuto ai genitori.
Avrebbe dovuto rubare? No,I suoi genitori avrebbero dovuto subire anche quest'onta?Troppe volte era stato aiutato e troppe volte aveva solo allontanato il fantasma del degrado e dell'emarginazione.
Non aveva scelta: doveva parlare con suo padre. Era l' unico che lo avrebbe capito, ma soprattutto l' unico che lo avrebbe aiutato.
Una fitta nebbia calava inesorabile sul piccolo paese, dove tutti sapevano tutto di tutti.
Coraggio, la sua vita non poteva finire così miseramente...
Era un bravo artigiano, minuzioso e creativo. Ce l'avrebbe fatta!
E, come il figliol prodigo, senza denaro , vestito di stracci e con una profonda vergogna nel cuore, si diresse verso l'abitazione dei genitori.
Erano loro, la sua unica speranza!
È vero, aveva dissipato tutto ciò che il padre gli aveva dato, non giocando in un casino', né andando a donne.
Tutto ciò che aveva racimolato, vendendo gli averi, che gli avevano affidato,era finito nelle mani dei trafficanti di droga.
Aveva poco più di 30 anni,un'esperienza di vita estremamente negativa ed una moglie, che lo trattava come l'ultimo degli uomini.L'unico suo piacere, tornando a casa, era il piccolo Guido, che gli faceva dimenticare i suoi problemi.
Ma i problemi persistevano.Non aveva più un lavoro...aveva solo debiti, disseminati qua e là e persone cattive, che lo perseguitavano e lo ricattavano.
Capiva che doveva finirla con la sua dipendenza, ma avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse. a uscirne fuori.
Ormai sua sorella gli aveva girato le spalle e lui aveva troppo timore di chiedere aiuto ai genitori.
Avrebbe dovuto rubare? No,I suoi genitori avrebbero dovuto subire anche quest'onta?Troppe volte era stato aiutato e troppe volte aveva solo allontanato il fantasma del degrado e dell'emarginazione.
Non aveva scelta: doveva parlare con suo padre. Era l' unico che lo avrebbe capito, ma soprattutto l' unico che lo avrebbe aiutato.
Una fitta nebbia calava inesorabile sul piccolo paese, dove tutti sapevano tutto di tutti.
Coraggio, la sua vita non poteva finire così miseramente...
Era un bravo artigiano, minuzioso e creativo. Ce l'avrebbe fatta!
E, come il figliol prodigo, senza denaro , vestito di stracci e con una profonda vergogna nel cuore, si diresse verso l'abitazione dei genitori.
Erano loro, la sua unica speranza!
Opera scritta il 11/12/2016 - 18:33Letta n.1234 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Una storia triste con una luce in fondo al tunnel. Giulio.
Giulio Soro 
14/12/2016 - 14:19 --------------------------------------
Un racconto breve, frugale ma intenso; che rende onore e omaggio a tutti quei genitori che nel silenzio delle loro lacrime restano incrollabilmente, punto di riferimento per figli a volte ingrati e immeritevoli (l'amore dei genitori è piu grande di queste cose) anche quando il tutto sembra cadere, anche quando perfino la speranza sembra morire: loro, ci sono! 
Renato Granato 12/12/2016 - 13:58 --------------------------------------
Rocco, sei stato il primo a darmi il benvenuto in questo sito.Il tuo giudizio mi rinfranca e ti ringrazio per la considerazione.LA
Segnalazione è arrivata molto gradita e ringrazio tutti.
Segnalazione è arrivata molto gradita e ringrazio tutti.
Teresa Peluso 12/12/2016 - 08:38 --------------------------------------
Rocco, sei stato il primo a darmi il benvenuto in questo sito.Il tuo giudizio mi rinfrancato e ti ringrazio per la considerazione.LS sev stazione è arrivata molto gradita e tingrazio tutti.
Teresa Peluso 12/12/2016 - 08:35 --------------------------------------
Ciso, Andrea.Ti ringrazio per il tuo giudizio.
Teresa Peluso 12/12/2016 - 08:32 --------------------------------------
Un toccante quanto coinvolgente racconto seguitato mirabilmente.
Il mio compiacermi per la segnalazione mensile tra i poeti affermati, Teresa.
Serena settimana.
*****
Il mio compiacermi per la segnalazione mensile tra i poeti affermati, Teresa.
Serena settimana.
*****
Rocco Michele LETTINI 12/12/2016 - 08:27 --------------------------------------
sei molto brava Teresa,ciao
andrea sergi 12/12/2016 - 08:20 --------------------------------------
Ti ringrazio, Giancarlo. 
Teresa Peluso 12/12/2016 - 03:27 --------------------------------------
teresa molto bella la tua scrittura creativa 5*
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 12/12/2016 - 00:49 --------------------------------------
Grazie, Alberto.Complimenti meritati. 
Teresa Peluso 11/12/2016 - 23:12 --------------------------------------
Un bel racconto che fa capire quanto sono importati i genitori perché sono la nostra unica speranza. Giusto. Voto*****. Ne approfitto per ringraziarla del suo commento che ha fatto alla mia nuova poesia. Tanti saluti dal sottoscritto.
Alberto Berrone 11/12/2016 - 23:02 --------------------------------------
Grazie Maria. È un tema ostile, ma attuale.Vedremo cosa succederà.
Ricambio il tuo abbraccio con tutto il cuore.
Ricambio il tuo abbraccio con tutto il cuore.
Teresa Peluso 11/12/2016 - 22:45 --------------------------------------
Ciao Teresa una storia molto commovente che tocca le corde del cuore
scritta con tutta la tua dolcezza.
scritta con tutta la tua dolcezza.
Si sono i genitori l'ancora di salvezza
per i figli, perché un vero genitore
non lascia mai da solo un figlio
soprattutto se poi in disgrazia.
A te complimenti....ed ora aspettiamo
chi si accoda ai tuoi personaggi.
A te un abbraccio grande ciao
Maria Cimino 11/12/2016 - 22:34 --------------------------------------
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