Rosa antico che antico non è,
sopra i muri di questa città,
sopra l'afa di giugno,
sopra le dispense di filologia,
sopra le allegorie e
le corrispondenze.
Studio e penso alla tua schiena,
Alla tua felpa verde con il cappuccio,
Ai nostri incontri casuali che non sono serviti
a nulla.
Avrei voluto dirti che già ti conoscevo.
Invece ti ho guardato dritto negli occhi.
I tuoi spaventosi occhi
di cui non avevo capito niente,
nemmeno il colore.
Ho abbassato lo sguardo e
sono andata via.
Lontana anni luce
eppure nella stessa città.
sopra i muri di questa città,
sopra l'afa di giugno,
sopra le dispense di filologia,
sopra le allegorie e
le corrispondenze.
Studio e penso alla tua schiena,
Alla tua felpa verde con il cappuccio,
Ai nostri incontri casuali che non sono serviti
a nulla.
Avrei voluto dirti che già ti conoscevo.
Invece ti ho guardato dritto negli occhi.
I tuoi spaventosi occhi
di cui non avevo capito niente,
nemmeno il colore.
Ho abbassato lo sguardo e
sono andata via.
Lontana anni luce
eppure nella stessa città.

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Commenti
Andarsene via anni luce è una bella metafora per indicare che si è ancora nel posto di sempre ma che ci si è liberati per sempre di una scomoda presenza. Giulio Soro 



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ben venuta Cassandra in questa pagina di amici quasi una famiglia, spero ti trovi bene tra noi, relaziona con altri proprio come si fa tra amici. bella poesia, buona giornata 



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CASSANDRE...molto bella questa poesia. Ti sei lasciata sfuggire il perche e il senso di un amore che forse poteva essere quello ideale....
















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