In preda a discorsi deliranti
vulnerabile alle urla quotidiane
psichiche turbe a spasso nell’urbe
incatenato all’essere all’altezza
mi incammino in un mondo di incertezza
vulnerabile alle urla quotidiane
psichiche turbe a spasso nell’urbe
incatenato all’essere all’altezza
mi incammino in un mondo di incertezza
mi faccio forte della mia debolezza
lascio ai forti le parole del disprezzo
mi rispecchio nella buona educazione
ho il coraggio di esprimere rispetto
andare oltre un fisico aspetto
spinto negli abissi dell’interiorità
lascio ai forti il senso di esteriorità
l’impulso, l’insolenza, l’insipienza
la supponenza scaltra e l’arroganza
rivendico il diritto ad una sobria eleganza
la dignità dell’essere sensibile
l’energia espressa con un semplice sorriso
l’etica in un gesto gentile e garbato
un dialogo sottovoce raccolto in uno sguardo
l’agile vigore nell’essere tanto fragile.
Opera scritta il 09/11/2019 - 16:51
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Commenti
Leggendo l'anima si affaccia sui propri abissi . Bellissima
Chiara Annovazzi 10/11/2019 - 12:01
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Ogni giorno ci scontriamo con quello che dici,in contrapposizione resta la forza dell'educazione e del rispetto...
Poesia molto sentita e scritta molto bene
Poesia molto sentita e scritta molto bene
Grazia Giuliani 09/11/2019 - 19:11
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M'incontro con me stesso leggendo quanto hai scritto, quattro strofe introspettive e nello stesso tempo denuncianti una situazione esteriore umanamente degradante.
Leo Pardiss 09/11/2019 - 18:53
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