OPERA

Lenta scende
quella lacrima,
come goccia di rugiada
fredda, sulla guancia.
Scorre
e si deposita in fondo all'anima.
Negli occhi chiusi,
tra le lacrime,
brilla ora il tuo viso.
Nel vento,
tra le foglie,
grida forte il tuo silenzio.
Nel lento sfumar del giorno,
tra le tenui tinte del tramonto,
si colora il tuo ricordo.
Sei nel cielo nero,
tra miliardi di stelle
che tracciano il tuo profilo.
E sei cielo
e sei sole
e sei pioggia.
Sei il riflesso di luna
in una fredda sera
di un inverno dentro.
E sei sale sulla bocca
che brucia tra le lettere
di quell'amaro addio.
Qull'eterno suono
che lento viaggia nell'aria
per raggiungere un altrove
ben oltre l'infinito.

Opera scritta il 14/11/2019 - 20:19

Da Chiara Giuranna

Letta n.822 volte.

Un addio il cui eco non si disperde e lascia le tracce più profonde sulla pelle, come quel sale...
un amore difficile da lasciar andare...
Bei versi Chiara...

Grazia Giuliani 15/11/2019 - 21:00

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Molto espressiva! Brava

Domenico De Marenghi 15/11/2019 - 18:03

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Storia di un addio,che rimane a fior di pelle, espresso con una suggestiva poesia.Una poesia che è anche un’elegia dell’amore perduto!

Anna Maria Foglia 15/11/2019 - 10:52

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Bella, scritta molto bene e a proposito di punteggiatura di cui si parlava nei giorni scorsi... non sono un critico (anzi) ma trovo sia perfetta. Amo la penultima strofa

Mirko (MastroPoeta) 15/11/2019 - 08:28

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