OPERA

Opera scritta il 01/01/1970 - 01:00

Da

Letta n.1 volte.

Un testo che in testi non sospetti sarebbe stato bollato di genere distopico.
Nella chiusa c'è un desiderio di scappare non da tutti ma assieme ai "cari" tutti al fine di restare tutti insieme in "contatto" e aspettare, aspettare, aspettare...
Che altro dire?
Il diligente seguitato letterario è risonante, mamma mia che arguzia di mostrare il contesto e naturalmente la tediosa atmosfera, sei dannatamente brava, sei sopraffina e di diretto impatto.
Alla prox!!!

Giuseppe Scilipoti 05/09/2020 - 14:16

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Tel chì: sciura Milano!
Questo componimento si innesta perfettamente con "Milano sospesa", il leggero abbassare la guarda ovvero con la possibilità di poter riprendere almeno parzialmente le attività quotidiane rendono ancora "sospesa" Milano e suoi milanesi.
Milano che fino a poco prima rappresentava un'autentico cuore pulsante nella quale i suoi abitanti lo rendevono forte, adesso la "frequenza" è minima, ahimè.
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 05/09/2020 - 14:15

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Poesia molto bella con bellissime immagini di una città che sta tornando piano alla vita normale. Era facile cadere nella banalità ma tu non l'hai fatto.Brava.

Antonio Girardi 22/05/2020 - 19:06

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Incerto l'animo avanza tra le strade a cercar conforto tra la gente per dipanare paure e sgomento...è di una bellezza superiore questa poesia che accarezza il lettore e ne condivide ogni verso...come se fosse un po anche sua! Complimenti stupenda!

Margherita Pisano 21/05/2020 - 22:41

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Se potessi questa poesia la farei mia...è bellissima. Anche se, permettimi, un pochino mio il risveglio di Milano lo è: sono cresciuto tra Lissone e Monza e ho frequentato il Liceo a Ferrante Aporti. Complimenti

Mirko D. Mastro(Poeta) 21/05/2020 - 18:16

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Versi che incontrano anche altri consensi in una poesia decantata in modo da lasciar comprendere il proprio disagio dopo giorni di reclusione, ed ora ci si trova quasi persi. Bella piaciuta molto.

Maria Luisa Bandiera 21/05/2020 - 17:39

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...descrivi bene lo sgomento e la pesantezza che ci accompagna mentre la chiusura... cerca pace in un sentimento comune!
Molto sentiti questi tuoi versi!
Ciao Barbara

Grazia Giuliani 21/05/2020 - 17:33

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Anche con il "risveglio" persistono ancora momenti di smarrimento che cerchiamo di esorcizzare condividendoli con gli altri. Si avverte fortemente questo bisogno in questi bellissimi e sentiti versi.

Francesco Scolaro 21/05/2020 - 15:32

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Un bel spaccato di vita post lockdown, scritto con versi che fanno calare il lettore nel vivo del risveglio di una città super attiva come Milano( la conosco per aver fatto lì l'università, al Politecnico). Cerco solo luoghi abitati, per condividere le mie paure: un bel pensiero, degno di essere messo in poesia. Ciao.

Giacomo C. Collins 21/05/2020 - 14:01

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Da’ bene il senso del vissuto di questo nuovo tipo di risveglio milanese. Molto bella!

Anna Maria Foglia 21/05/2020 - 13:58

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