ULTIMO SALUTO
M’appresso visitar solingo,
chi
luce non vedrà più mai,
vago angosciato,
affondo pensieroso il passo fiacco
nelle strette vie
tra poggioli lisi da perenne piogge
e scolorito sole.
chi
luce non vedrà più mai,
vago angosciato,
affondo pensieroso il passo fiacco
nelle strette vie
tra poggioli lisi da perenne piogge
e scolorito sole.
Svolazzano arcobaleni
di lenzuola profumate,
addietro mi conduce
nei giochi dell’infanzia
allegra e felice.
Vissuto è il lasso,
salutar di pianto l’estinto
dal volto cereo.
Il viaggio termina
al buio della fredda
e nuda terra…
un saluto pregnante
di preghiere,
madri ammutolite,e
vedove consolate dal dolore.
Opera scritta il 22/06/2021 - 22:00
Letta n.529 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.