Frastuoni assordanti
espropriano del silenzio la notte
spargendo qua e là
fiotti d’insana follia
la cui massa d’ardita insolenza
evolve e s’impila
sulla catasta dei giorni:
ricettacolo
di egocentrica modernità.
espropriano del silenzio la notte
spargendo qua e là
fiotti d’insana follia
la cui massa d’ardita insolenza
evolve e s’impila
sulla catasta dei giorni:
ricettacolo
di egocentrica modernità.
Vessato
dal frullio di corde stonate
mi pongo all’apogeo
sopra un ceppo immaginario
donde mirar oltre ogni limite
tra fonemi di soffici venti
proclivi a serbare
le foglie ingiallite d’autunno
la cui ombra indorata
propaga l’ambita quiete.
![](../humm.gif)
Letta n.210 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Piaciuta, complimenti
![](../smile/saluto.gif)
![](../smile/saluto.gif)
![](../smile/saluto.gif)
![](../utente.gif)
![](../data.gif)
--------------------------------------
Mi è piaciuta molto. Complimenti di cuore ![](../smile/saluto.gif)
![](../smile/saluto.gif)
![](../utente.gif)
![](../data.gif)
--------------------------------------
Degno di un Leopardi!! Complimenti. ![](../smile/saluto.gif)
![](../smile/saluto.gif)
![](../utente.gif)
![](../data.gif)
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.