A te che te ne vai autunno ...
Non rammarico,
anzi vorrei vederti ancora
l’anno venturo.
A te amico inverno
che sei appena arrivato
io do il benvenuto,
con le maree,
le piogge,
il vento e ... (continua)
Era nei nostri occhi
lo stupore del Natale
quando nei boschi
coglievamo
pungitopo e bacche rosse,
era nei guantini
delle mani infreddolite,
nel muschio del presepe
col laghetto di stagnola,...
(continua)
Sei gentile, e così bella.
Bella come lo è nella cartellina
sotto al tuo banco l’acquerello
che ho trovato sbirciando in cerca
del tuo nome; non ricordo come
mi chiamano, sono solo il bidello.
...
(continua)
e in un soffio
...stupore, dagli occhi
fin giù, al cuore
NOTA: Signori, Amici,
nn credo riuscirò a scrivere ancora prima di Natale, ma Vi prometto, cercherò di leggervi tutti.
Ed è con questo... (continua)