tanti miei affetti ho disseminato;
silente e triste in questo collinare
solingo or ricordo il mio passato.
Ricordo un viso vellutato e dolce,
che mi dava quel perduto ardore;
giulivo, effondeva un bel chiarore,
che ancora oggi l’anima mi molce
nel tremulo fulgore dell’aurora,
che risveglia la fauna e la flora.
La grazia di quegli occhi azzurri,
dai quali scendevan lentamente
le perle trasparenti sulle gote.
Ricordo ancora i flebili sussurri,
che a stento intuivo dolcemente,
suonando la brezza le sue note.
Quella donna angelica, d’incanto,
irradia spesso la mia lassa mente
e il ricordo, che nella notte canto,
mi affliggerà l’anima, che sente
di avere spento una radiosa stella,
che tuttora mi onora la favella.
Giunga la mia poesia al tuo cuore
come profumo di giglio alle nari.
Silente, soffro solitudine e dolore;
flesso al Fato, vivo giorni amari.
Dal mio libro "LACRIME E SORRISI"
Pellegrini Editore - Cosenza 2014
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