La costola che è stata usata per creare la mia anima gemella
è stata scagliata con violenza
in fondo alle acque
Di un mare Tetro e oscuro.
Una luce beffarda e maligna,
mi attraversa con la sua massima velocità permettendomi di intravederla
e per pochi attimi di sorridere.
è stata scagliata con violenza
in fondo alle acque
Di un mare Tetro e oscuro.
Una luce beffarda e maligna,
mi attraversa con la sua massima velocità permettendomi di intravederla
e per pochi attimi di sorridere.
Un eclissi mi permette di ridere.
Ridere e sorridere due parole talmente diverse
da suscitare disgusto per la loro assonanza.
Un abbraccio...
Una carezza...
Un sorriso..
E dopo...
La monotonia si sussegue,
fino a scorgere il nulla...
Poesia scritta il 28/01/2015 - 17:41
Letta n.1318 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Mi è piaciuta molto!
si fa capire bene che il desiderio di qualcosa che permette di essere felici è fin troppo effimero..e ciò si protrae per tutta la vita..fino a scorgere il nulla..bravo!
si fa capire bene che il desiderio di qualcosa che permette di essere felici è fin troppo effimero..e ciò si protrae per tutta la vita..fino a scorgere il nulla..bravo!
Stefano Senia 03/02/2015 - 11:13
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Triste e bella. Bravo
Dario.
Dario.
Dario Menicucci 29/01/2015 - 23:12
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Analisi profonda dell'io insoddisfatto.
Sei molto bravo!!!!
Sei molto bravo!!!!
giancarlo gravili 29/01/2015 - 12:12
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Antooooooo....Così "svuotato" e così giovane...Ai voglia di svuotare e riempire mille volte ancora...Versi tetri,tuttavia attraenti...Ben arrivato.
Auro Lezzi 29/01/2015 - 09:52
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