Tra luci di stelle,
filanti sorrisi,
nascondono i visi
mille caramelle;
filanti sorrisi,
nascondono i visi
mille caramelle;
e mentre mostravo
la tinta mia pelle,
pensavo: “Che belle
le strisce!” Vestivo
di un bel vestitino
che tutto colora
e il mondo migliora
durante il cammino.
È il mondo di un’ora.
E già lo stanzino
s’è fatto piccino:
osservo l’aurora
nei bei vestitini.
Quel tondo turchese,
quel rosa cortese
(due pezzi vicini),
quel rosso che stona
vicino a quel viola,
la macchia da sola
di verde … Già suona
la porta, scampana.
È giunta da sola.
È l’ora di scuola.
“Fai presto, ché suona!”

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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Non amo il Carnevale (da bambina mi sono travestita solo una volta!), ma la tua poesia mi è piaciuta veramente tanto per la spensieratezza e l'allegria che mi ha trasmesso! Bravo, buona domenica!





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mi associo al commento del nostro amico Giancarlo!QUANTI RICORDI...CIAO!






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piacevole poesia,godibile






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Grazie Luciano, tecnicamente non è una filastrocca ma una canzonetta in quartine di senari a rima incrociata, anche se l'argomento può essere simile a molte filastrocche. Non è detto che tutte le poesie adatte ai bambini debbano essere filastrocche, che pure ne ho scritte.
Un saluto



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Amo le filastrocche.In passato ne ho scritte più di mille. Piacevole e da far recitare ai bambini. Risvegliano la memoria! Bravo.


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Grazie dei commenti... quanta nostalgia per Arlecchino Zorro e le spade di plastica... 



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Atmosfera nostalgica, molto bella. Ciaooo 



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Versi dall'atmosfera nostalgica che riportano indietro nel tempo,
bravissimo

bravissimo





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