Non sappiamo cosa regoli il mondo,
lo chiamiamo destino, caso, Dio.
Ma io so che c'è qualcosa di mio
quando dico che il pallone è rotondo.
lo chiamiamo destino, caso, Dio.
Ma io so che c'è qualcosa di mio
quando dico che il pallone è rotondo.
Posso anche sembrar solo un vagabondo
paragonato al fato avverso e rio
ma molto forte è in me, sempre, il desio
di combattere ed arrivare in fondo
perché anche ponendo più attenzione
nei difficili scontri con la sorte
è facile passare da gloria a morte.
È allora che devo prender la spada
con forza a duri colpi farmi strada
e vincere contro ogni previsione.
Poesia scritta il 18/02/2015 - 22:02
Letta n.1028 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Un incitamento ad andare avanti senza lasciarsi scoraggiare,
bravissimo!!!
bravissimo!!!
giancarlo gravili 19/02/2015 - 12:45
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Un sonetto nato da una acuta rabbia... E' lo strambo vivere a volerlo, a torturarci, a patire... FELICE GIORNATA
Rocco Michele LETTINI 19/02/2015 - 09:40
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Belle le tue rime. Ricche di verità . La vita va affrontata. Mi è piaciuta.
Ciao Luciano
Ciao Luciano
luciano rosario capaldo 19/02/2015 - 09:25
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