Non sappiamo cosa regoli il mondo,
lo chiamiamo destino, caso, Dio.
Ma io so che c'è qualcosa di mio
quando dico che il pallone è rotondo.
lo chiamiamo destino, caso, Dio.
Ma io so che c'è qualcosa di mio
quando dico che il pallone è rotondo.
Posso anche sembrar solo un vagabondo
paragonato al fato avverso e rio
ma molto forte è in me, sempre, il desio
di combattere ed arrivare in fondo 
perché anche ponendo più attenzione
nei difficili scontri con la sorte
è facile passare da gloria a morte.
È allora che devo prender la spada
con forza a duri colpi farmi strada
e vincere contro ogni previsione.
Poesia scritta il 18/02/2015 - 22:02Letta n.1283 volte.
                        			
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Commenti
Un incitamento ad andare avanti senza lasciarsi scoraggiare,
bravissimo!!!
  
  
  
bravissimo!!!
  
  
  
giancarlo gravili  
 19/02/2015 - 12:45 --------------------------------------
Un sonetto nato da una acuta rabbia... E' lo strambo vivere a volerlo, a torturarci, a patire... FELICE GIORNATA 
  
  
  
  
  
  
  
  
Rocco Michele LETTINI  
 19/02/2015 - 09:40 --------------------------------------
Belle le tue rime. Ricche di verità . La vita va affrontata. Mi è piaciuta.
Ciao Luciano
  
  
  
Ciao Luciano
  
  
  
luciano rosario capaldo  
 19/02/2015 - 09:25 --------------------------------------
  
            
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