La notte trema nei forse
che si posano stanchi
divorando le tenebre,
sfumature indicibili.
che si posano stanchi
divorando le tenebre,
sfumature indicibili.
Scoperta, raccolgo
le unghie disfatte
dalle zuffe del giorno
e piego, sfinita,
la pazienza.
Di notte
rovescerei le stelle
per conquistar la luna.
Divampano idee e luci,
mi spaziano dentro,
raggiungono il tutto.
Lascio la notte a svestirmi,
all’ombra dei quieti sogni.
Poesia scritta il 20/04/2015 - 10:46
Letta n.947 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
è stimolante leggere i vostri commenti, vedere nelle vostre parole ciò che vi ho trasmesso...grazie per il vostro gradito passaggio.
patrizia sgura 21/04/2015 - 14:52
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La notte sconvolge l'anima dell'autrice caricandola di pensieri tremanti, ma pazientemente, i quieti sogni accorrono in aiuto. Molto bella!
Arcangelo Galante 21/04/2015 - 14:48
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La notte dei come e dei forse, la notte che chiarisce e ci sveste delle mille preoccupazioni per darci nel sonno nuova impronta di luce.Una bella poesia introspettiva. Brava
Claretta Frau 20/04/2015 - 22:25
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Immagini molto intense...bellissima! Buona serata,
Chiara B. 20/04/2015 - 17:14
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Piaciuta tutta. Le immagini che offre la notte alla nostra mente sono tantissime ma a me piace il tuo disfarti di essa per poi rimetterti a tuoi sogni.
luciano rosario capaldo 20/04/2015 - 17:12
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