Trema la terra in preda a forti convulsioni
rivoltandosi contro l'umanità atterrita;
una valanga di fumo si riversa
a ricoprire di morte
un deserto di macerie,
scoperchiando tetti
sventrando case
trascinando nella confusione
una marea indistinta
di materia senza più forma,
compressa
distrutta
inghiottita dalla voragine
che macina tutto
e sputa polvere grigia
contro il cielo nero,
inorridito dal livido pallore diffuso nell'aria tumefatta.
Un fiume di sangue scorre nel ventre
corrugato,
epicentro abissale
da cui dipartono scosse esplosive,
il terremoto
prende il sopravvento incontrastato,
rovina infernale
spazza via qualunque forma di vita
travolta dalla paura paralizzante
si abbandona
alla forza della natura
che annienta possente
chi si frappone
lungo il cammino distruttivo.
L'uomo, esiguo puntino
risucchiato dall'infinito movimento,
scaraventato nel nulla amorfo
riconosce l' infima sua esistenza,
catapultato dall'indecifrabile
calamità,
segue gli accadimenti
come spettatore inerme
innanzi alla grandezza del portento
constata infelice
la sua estrema fragilità.
rivoltandosi contro l'umanità atterrita;
una valanga di fumo si riversa
a ricoprire di morte
un deserto di macerie,
scoperchiando tetti
sventrando case
trascinando nella confusione
una marea indistinta
di materia senza più forma,
compressa
distrutta
inghiottita dalla voragine
che macina tutto
e sputa polvere grigia
contro il cielo nero,
inorridito dal livido pallore diffuso nell'aria tumefatta.
Un fiume di sangue scorre nel ventre
corrugato,
epicentro abissale
da cui dipartono scosse esplosive,
il terremoto
prende il sopravvento incontrastato,
rovina infernale
spazza via qualunque forma di vita
travolta dalla paura paralizzante
si abbandona
alla forza della natura
che annienta possente
chi si frappone
lungo il cammino distruttivo.
L'uomo, esiguo puntino
risucchiato dall'infinito movimento,
scaraventato nel nulla amorfo
riconosce l' infima sua esistenza,
catapultato dall'indecifrabile
calamità,
segue gli accadimenti
come spettatore inerme
innanzi alla grandezza del portento
constata infelice
la sua estrema fragilità.
Poesia scritta il 30/04/2015 - 02:15
Letta n.1193 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
La pochezza umana messa di fronte ad un evento troppo più grande per essere in qualche modo dominato.
Aurelio Zucchi 30/04/2015 - 19:23
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Versi tremendamente veri!Brava Daniela.
Paola Collura 30/04/2015 - 17:37
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Si rimane impotenti in avvenimenti distruttivi di tale portata,ben descritta,complimenti e lodi infinite,un saluto Genoveffa
genoveffa 2 frau 30/04/2015 - 10:19
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Hai zoomato mirabilmente la scena... Il mio eccellente è un obbligo... FELICE GIORNATA...
Rocco Michele LETTINI 30/04/2015 - 09:23
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Davvero impotente resta l'essere umano dinanzi al manifestarsi di qualsiasi scuotimento terrestre. Perfetta descrizione del terremoto in versi calzanti ed appropriati.
Arcangelo Galante 30/04/2015 - 09:20
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