Nella modestia di lor povertate,
a Lei Ruggeri, li miei versi mando
che non inciampa penna a Lei lodando
perché succo di cuor è veritate.
a Lei Ruggeri, li miei versi mando
che non inciampa penna a Lei lodando
perché succo di cuor è veritate.
A vista Papa, Lei presenta vate
mentr’Egli, mistico e pio, di rimando,
benedizione ad esso dà cantando:
di tanto, assieme, li Due ci onorate.
Lo mio pensiero ver Lei, Luigi, è volto
che sa a sciancata pezza dare risvolto
e cucitur non mostra lo rattoppo.
Innanzi a Lei ognun pare sia zoppo
che la Sua mente libra e ‘n alto vola
stando quell’altre tra la terra e suola.
Poesia scritta il 20/05/2015 - 22:29
Da nello maruca
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