Mi manchi mamma,
son passati oramai otto anni, ma ancor mi manchi,
ti penso, nei miei pensieri sei di casa,
penso a te nei momenti del giorno più stanchi.
A volte mi domando se ora  sei  in pace e stai bene,
se dove  sei  tu  c’è davvero felicità e  serenità,
oppure  se è un  sogno  o un  racconto  di vegliature,
quando raccontavi all’inferno le pene, in paradiso la felicità.
Non riesco  a rendermi conto del fatto che più non ci sei,
a volte sento la tua voce, a volte  ti  chiamo, ci sei mamma,
ti vedo  ancora affacciata alla finestra  con gli occhi miei,
con il tuo modo  di fare  che non vedrò più e non ritorna.
Il tuo sguardo a volte preoccupato, 
il sorriso  di una  moglie  di un uomo  disorientato,
la malattia di babbo ti ha disarmato,
non hai retto alle preoccupazioni  e il cuore malandato.
  
Ogni volta che il pensiero  a te è rivolto, 
ho ancor il ricordo di quella  fredda terra che ti ha accolto,
triste è il mio cuore  frantumandosi  nel  pianto,
mi manchi, non ho avuto la possibilità  di dirtelo.
Giancarlo  poeta dell’Amiata
Poesia scritta il 06/01/2016 - 20:45Voto:  |  su 4 votanti  | 
	
GianLuigi Giussani  
 25/09/2016 - 23:37 Bella nel suo profondo dolore.
Ciao Giancarlo.
Loris Marcato  
 31/07/2016 - 15:44 
  
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM  
 08/01/2016 - 00:30 
margherita pisano  
 07/01/2016 - 21:36 RINGRAZIO CHI VORRA' VORARLA.
  
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM  
 07/01/2016 - 19:07 
Fabio Garbellini  
 07/01/2016 - 07:11 
                        


