Sono sul treno,
sto tornando a casa,
sono sul Frecciarossa,
a sinistra e a destra l'Italia,
qualcosa in più a destra,
una ragazza che riposa,
il sole che tramonta,
difficile scegliere.
Tra pochi minuti Roma,
mentre i passeggeri prendono i bagagli,
torno indietro nel tempo,
dall'ultima volta quanto tempo è passato,
quanti inverni sono finiti,
quante rose sono sbocciate,
era ancora vivo Giovanni Paolo II,
mi ero diplomato da qualche settimana,
non avevo più la lira.
Sono sul treno,
sto tornando a casa,
sono sul Frecciarossa,
la ragazza ha aperto gli occhi,
si prepara per scendere,
che duello con l'Italia e con il sole.
sto tornando a casa,
sono sul Frecciarossa,
a sinistra e a destra l'Italia,
qualcosa in più a destra,
una ragazza che riposa,
il sole che tramonta,
difficile scegliere.
Tra pochi minuti Roma,
mentre i passeggeri prendono i bagagli,
torno indietro nel tempo,
dall'ultima volta quanto tempo è passato,
quanti inverni sono finiti,
quante rose sono sbocciate,
era ancora vivo Giovanni Paolo II,
mi ero diplomato da qualche settimana,
non avevo più la lira.
Sono sul treno,
sto tornando a casa,
sono sul Frecciarossa,
la ragazza ha aperto gli occhi,
si prepara per scendere,
che duello con l'Italia e con il sole.
Poesia scritta il 21/02/2016 - 17:31
Da Carlo Festa
Letta n.1145 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Un viaggio semplice, dove i ricordi ci fanno compagnia...buona giornata,
Chiara B. 22/02/2016 - 10:12
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