La camminata lenta, strascicante, insicura,
con le consumate pianelle colorate,
il corpo leggermente incurvato, esile, pieghettato
dentro un abito sobrio, scuro e profumato.
Il viso macchiato e segnato dal tempo
ma col sorriso disponibile e sempre presente.
La lunga treccia bianca giù penzolante
fino al fondo schiena a contastare
lo scuro scialle, inverno e estate sulle spalle.
La voce bassa e tremolante
ma ferma e sicura nelle decisioni.
Un cuore vissuto e stanco di battere
ma grande come l'universo.
Un ricordo, è solo un fugace ricordo
che mi riempe di gioia
ciao Nonna
con le consumate pianelle colorate,
il corpo leggermente incurvato, esile, pieghettato
dentro un abito sobrio, scuro e profumato.
Il viso macchiato e segnato dal tempo
ma col sorriso disponibile e sempre presente.
La lunga treccia bianca giù penzolante
fino al fondo schiena a contastare
lo scuro scialle, inverno e estate sulle spalle.
La voce bassa e tremolante
ma ferma e sicura nelle decisioni.
Un cuore vissuto e stanco di battere
ma grande come l'universo.
Un ricordo, è solo un fugace ricordo
che mi riempe di gioia
ciao Nonna
G.C.
Poesia scritta il 17/05/2016 - 12:16
Letta n.939 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Che bella questa nonna!! Ricorda un po'anche la mia.. sei stato bravo davvero!
patrizia brogi 17/05/2016 - 21:35
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