Noi che siam figli di contadini
Noi che appena nati come salami vestiti
Legati come mummie imbalsamate
I pannolini e fasce venivano riciclate
Noi che prendevamo latte dalle tette
Per ventiquattro mesi.
Noi che portavamo i vestiti dei fratelli
Noi che inverno ed estate  pantaloni corti
Noi che  l’unica festa era la befana
Noi che dalla befana avevamo due caramelle 
Un capo  d’aglio e  carbone vero
Quest’anno ha detto la befana sei stato cattivo.
Noi che non avevamo l’acqua in casa
Neppur  la luce, era fatta con lampada a petrolio
Noi che il bagno si faceva la domenica
In tinozza  di  lamiera io il primo, mamma seconda
Infine  mio  padre prendendo tutto lo sporco nostro
profumandoci  con  il bianco  borotalco.
Noi che  a scuola andavamo a piedi
Noi che avevamo calamaio penna e pennino
Noi che scrivevamo  con  mano  mancina(non era ammesso)
Noi che abbiam provato la riga di legno su quella mano
Noi che  facevamo ricreazione  pane e marmellata
Noi che portavamo il grembiule  nero e bavero bianco.
Noi che  giocavamo  a bilie o a nascondino
Noi che non avevamo  Play Station o il  telefonino
Noi che  la tv la abbiam vista a quattordici anni
Noi che dopo la scuola  a badar al pascolo le bestie
Noi che  dopo carosello  dritti a letto
Noi che  goduto poco e tanto sofferto.
Poesia scritta il 18/10/2016 - 20:24Voto:  |  su 8 votanti  | 
	
Questa sera mi hai catapultata in tempo dove  tutto era più semplice vivibile 
nonostante la sofferenza.
di sicuro c'era molto più amore.
 E tu con la sensibilità del tuo cuore ce ne dai atto.
Ciao caro a te un abbraccio
Oggi il mondo lo trovo troppo corrotto e cattivo.   anche la gente
Maria Cimino  
 19/10/2016 - 23:26 
Ilaria Romiti  
 19/10/2016 - 16:36 
  
  
Mary L  
 19/10/2016 - 15:49 
Francesco Gentile  
 19/10/2016 - 11:21 
andrea sergi  
 19/10/2016 - 10:53 forse appartengo ad una generazione diversa
ma nn sono così d'accordo
ci si divertiva molto di più con una manciata di biglie o giocando a campana, piuttosto che a pallone in un cortile....
loro che (i nostri giovani) si chiudono nel loro mondo fatto di tecnologia ed isolamento, merendine e tanta solitudine

laisa azzurra  
 19/10/2016 - 08:18 IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA.
*****
Rocco Michele LETTINI  
 19/10/2016 - 07:01 
ANNA BAGLIONI  
 19/10/2016 - 00:26 
                        


