Ho perso i miei occhi
guardando l'azzurro,
era un blu intenso
che rapiva l'anima.
Grande cielo
voglio guardarti in viso,
voglio chiederti perchè
su questa terra si muore;
lascia stare le tue nubi
qui c'è un mondo di dolore
ed il sangue delle guerre
sporca le mani di vergogna.
Grande cielo
le mie ferite alla gogna,
e come sopravvivere a morsi
lascia cadere la pioggia
che porti via l'ignoranza.
Ho perso il mio cuore
dietro un angolo d'orizzonte
era lontano come l'infinito
e la vertigine
mi ha sorpreso.
Cielo profondo,
'che te ne stai sospeso
non vedi le lacrime che scendono;
la terra piange per i suoi figli
matricidi d'egoismo.
La dignità ha venduto la sua corona
in cambio del prestigio
e del potere;
cielo profondo,
non è il tuo volere
rendere l'uomo schiavo
del vizio
e del disamore.
guardando l'azzurro,
era un blu intenso
che rapiva l'anima.
Grande cielo
voglio guardarti in viso,
voglio chiederti perchè
su questa terra si muore;
lascia stare le tue nubi
qui c'è un mondo di dolore
ed il sangue delle guerre
sporca le mani di vergogna.
Grande cielo
le mie ferite alla gogna,
e come sopravvivere a morsi
lascia cadere la pioggia
che porti via l'ignoranza.
Ho perso il mio cuore
dietro un angolo d'orizzonte
era lontano come l'infinito
e la vertigine
mi ha sorpreso.
Cielo profondo,
'che te ne stai sospeso
non vedi le lacrime che scendono;
la terra piange per i suoi figli
matricidi d'egoismo.
La dignità ha venduto la sua corona
in cambio del prestigio
e del potere;
cielo profondo,
non è il tuo volere
rendere l'uomo schiavo
del vizio
e del disamore.
Poesia scritta il 06/09/2010 - 17:27
Da Gianny Mirra
Letta n.1288 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.