Mi raggomitolo sorridente
nei pressi del bosco dell’esistenza.
Sento ogni pensiero ed ogni suono che m’appartengono
e, per una volta, la fenice d’acqua resta
immobile a guardarmi.
L’airone curioso mi studia, beato nella mia pace…
forse m’invidia, o forse oggi anch’esso riposa.
Mi stringo a me stesso e così stringo l’assoluto.
Un abbraccio col proprio universo,
con me stesso… con l’infinito.
In quella natia posizione, è bello
dedicare un momento soltanto al proprio sentire,
prima di ritornare a volare con ali di pianto.
E mentre l’antica creatura si liscia l’ali per il prossimo volo,
appoggio l’orecchio a terra…
e sento il mondo intero respirare.
nei pressi del bosco dell’esistenza.
Sento ogni pensiero ed ogni suono che m’appartengono
e, per una volta, la fenice d’acqua resta
immobile a guardarmi.
L’airone curioso mi studia, beato nella mia pace…
forse m’invidia, o forse oggi anch’esso riposa.
Mi stringo a me stesso e così stringo l’assoluto.
Un abbraccio col proprio universo,
con me stesso… con l’infinito.
In quella natia posizione, è bello
dedicare un momento soltanto al proprio sentire,
prima di ritornare a volare con ali di pianto.
E mentre l’antica creatura si liscia l’ali per il prossimo volo,
appoggio l’orecchio a terra…
e sento il mondo intero respirare.
Poesia scritta il 09/04/2017 - 17:56
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Poesia molto bella
Sildom Minunni 09/04/2017 - 21:34
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Bellissima
Rosi Rosi 09/04/2017 - 20:28
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