di te, le foglie
penetrava nelle tue ossa
e le rendeva fragili
come stalattiti
tu eri nuda
nessuno che ti coprisse
che ti offrisse riparo
eppure
spargevi 
l'equilibrio dei tuoi affanni
quelli solcati 
sul tuo volto di Madonna
il tuo uomo lontano,
le tue piccole bambine adulte, 
ora che non ci sei più tu
non ci sono più loro
germogli acerbi loro,
di bellezza, sorrisi 
e braccia schiuse
ad offrir sostanza
ma il temporale 
fa, delle foglie bagnate,
la brevità
le hai perdute anzitempo
e
di te
una tovaglia di fiandra
ricami antichi, 
candore sconfinato 
e foglie come figlie...
di te
nota: 
una nonna, mia nonna....
una madre che ha visto morire le figlie
Poesia scritta il 12/04/2017 - 13:49Voto:  |  su 14 votanti  | 
	
Anti Lirico  
 21/04/2017 - 22:03 
  
  
  
  
  
Bruno Abbondandolo  
 14/04/2017 - 18:53 
  
  
mirella narducci  
 14/04/2017 - 17:31 
Ken Hutchinson  
 14/04/2017 - 16:53 
  
  
Francesco Scolaro  
 13/04/2017 - 15:50 grazie di cuore per i vostri generosi commenti...siete voi a commuovermi
una storia triste
la madre di mia madre è sopravvissuta a due figlie su tre e l'ultima è comunque venuta a mancare giovanissima (tutte tra i 60 ed i 65 anni)....
Ma è quasi Pasqua
oggi, i Sepolcri
domani venerdì Santo che coinciderà con i miei 50 anni
 e poi, pian pianino Pasqua di resurrezione
POETI, A VOI ED ALLE VOSTRE BELLE FAMIGLIE
sinceramente.....AUGURI

laisa azzurra  
 13/04/2017 - 13:14 
Rosi Rosi  
 13/04/2017 - 13:09 
antonio girardi  
 13/04/2017 - 12:42 
Giulio Soro  
 13/04/2017 - 11:48 
Paolo Perrone  
 13/04/2017 - 08:52 Serena Pasqua Laisa.
*****
Rocco Michele LETTINI  
 13/04/2017 - 06:12 
  
  
  
  
  
margherita pisano  
 12/04/2017 - 22:44 
mare blu  
 12/04/2017 - 22:43 
  
  
  
  
  
Mary L  
 12/04/2017 - 21:15 Di rara intensità. Complimenti.
Ken Hutchinson  
 12/04/2017 - 20:21 Di rara intensità. Complimenti.
Ken Hutchinson  
 12/04/2017 - 20:20 
mirella narducci  
 12/04/2017 - 19:47 
  
Ilaria Romiti  
 12/04/2017 - 19:17 Una crudeltà,la più grande, per una madre,perdere un figlio.
  
  
  
  
  
  
Bruno Abbondandolo  
 12/04/2017 - 19:14 La sofferenza di una amdre, la dignità di una donna che ama i suoi "frutti" e che per loro vive...
e le meravigliose opere che con le sue mani riesce a creare lasciando a tutti un'impronta di cuore indelebile...
Molto commuovente!!
P.S.Mi hai fatto ricordare la mia nonnina che tanto ha sofferto e costruito.... nella sua non facile vita di allora e crescendo con immensa dedizione dei figli ( e poi nipoti) senza più un marito accanto sin dai primi anni di matrimonio....
 
  
  
Alessia Torres  
 12/04/2017 - 19:06 
genoveffa frau  
 12/04/2017 - 17:32 
SILVIA OVIS  
 12/04/2017 - 16:44 
enio2 orsuni  
 12/04/2017 - 16:41 
                        



