Come sei diventata sfuggevole
Ai miei occhi
E alle mie parole;
E quanto sono lontani i tempi
Cui ci mettevamo a bere felici
Dalla stessa sorgente di vita.
Ai miei occhi
E alle mie parole;
E quanto sono lontani i tempi
Cui ci mettevamo a bere felici
Dalla stessa sorgente di vita.
Adesso io vagabondo
Corro dietro ai treni in corsa
Dei miei pensieri perduti
E ricucio i logorii dei giorni e delle notti
Con i fili della tua distanza.
So che tutto ciò che rimane è appeso
Sui rami d'un albero sotto il tuo balcone
Addobbato dalle petunie ormai appassite
E da un vecchio cuore
Esploso in frammenti di luna
Poesia scritta il 13/04/2017 - 15:06
Da Mirko Faes
Letta n.1069 volte.
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Commenti
Un cuore che soffre per la lontananza di chi si ama. Verseggio scorrevole e molto gradito. Un saluto!
Grazia Denaro 14/04/2017 - 10:18
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Un arguto et sentito verseggio.
Buona Pasqua, Mirco.
*****
Buona Pasqua, Mirco.
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Rocco Michele LETTINI 14/04/2017 - 02:38
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Un arguto et sentito verseggio.
Buona Pasqua, Mirco.
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Buona Pasqua, Mirco.
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Rocco Michele LETTINI 14/04/2017 - 02:37
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