e tu resti lì con la faccia imbronciata.
Quello che è successo ti ha segnato per sempre
e ancora adesso versi lacrime inopportune.
Sulla battigia le orme dei tuoi piedi non rimangono più d’un secondo,
e il tuo camminare ciondolante segue il corso del vento
Ancora per quanto aspetterai che il mare si ritiri.
E ancora adesso versi lacrime inopportune.
Mi sono messo una giacca leggera su dei pantaloni di lino,
volevo forse far colpo su di te.
Ma ormai tutto è vano,
e tu sei diventata un muro.
Ho ancora molto tempo per mostrarti quanto io t’amo,
e lo userò appropriatamente.
Di questo ci puoi giurare,
mentre il mare porta vie le tue orme.
Vieni con me, risaliamo su per la spiaggia,
dietro la pineta.
Staremo assieme per un po’
o almeno ci proveremo.
Io non conosco i tuoi segreti e i tuoi antri più nascosti.
Deve esserci parecchia cianfrusaglia da quelle parti.
Però conosco te e più ti conosco più t’amo.
E ancora adesso versi lacrime inopportune.
Poesia scritta il 09/08/2017 - 20:18Voto:  |  su 5 votanti  | 
	
  
margherita pisano  
 11/08/2017 - 10:21 
antonio girardi  
 10/08/2017 - 16:26 Lieto meriggio
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Rocco Michele LETTINI  
 10/08/2017 - 15:37 
andrea sergi  
 10/08/2017 - 07:50 
Salvatore Armando Cipriano  
 09/08/2017 - 23:56 
                        


