Ritratto
In un piccolo mondo ormai antico
Ti rivedo ,in foglio ormai scolorito
Fanciulla come le altre ,accanto a te l'amata perduta parte che a sognar tanto dolce !
Quale giochi facevi in quegli anni perduti
Quali Gridolini risonavan tra le rocciose
Pareti della tua dimora ?
Una casa pur segnata che avea il sapor di un tempo andato
Sapori,profumi di giorni lontani .
Era dolce in aletrio il tuo divertimento
Al son di innocenti canti
Al riparo degli ernici monti assonnati
Da tramonti troppo furtivi
Odi?la voce di lei che mi fu due volte
Fonte d 'amor per te la prima ?
Adorna alla foggia del tempo per
Sempre impressa tra carta e polvere!
Corse con sandali non curante del
Calore estivo della pioggia autunnale
Abbracci innocenti
Tra voi figli di un secol morto
Sogni infranti nel Rumor del gran
Affanno e pianto che ogni belligerar reca
Ma forse eravate la luce che non more con la notte ,e il vento non piega !
Al volgere della prima metà del secol
Che fu nel favoleggiar degli anni cinquanta
Lasciati l 'amato paese
I ricordi di giochi
Di primi amor al riparo
Dell acropoli che non teme l eterno
Altra vita t andea nella città
Mai vinta roma accolse la giovinetta
In quel vecchio scorcio di ricordo
T 'ho vista come fosti quando gioventù
Ci accompagna e ora sei qui uscita
Da quel sogno ingiallito
Hai sfidato i mali del mondo
Per esser la madre
Onde io piccola goccia
Naufrago in te per per l Amor
che mi ammalia!
Ti rivedo ,in foglio ormai scolorito
Fanciulla come le altre ,accanto a te l'amata perduta parte che a sognar tanto dolce !
Quale giochi facevi in quegli anni perduti
Quali Gridolini risonavan tra le rocciose
Pareti della tua dimora ?
Una casa pur segnata che avea il sapor di un tempo andato
Sapori,profumi di giorni lontani .
Era dolce in aletrio il tuo divertimento
Al son di innocenti canti
Al riparo degli ernici monti assonnati
Da tramonti troppo furtivi
Odi?la voce di lei che mi fu due volte
Fonte d 'amor per te la prima ?
Adorna alla foggia del tempo per
Sempre impressa tra carta e polvere!
Corse con sandali non curante del
Calore estivo della pioggia autunnale
Abbracci innocenti
Tra voi figli di un secol morto
Sogni infranti nel Rumor del gran
Affanno e pianto che ogni belligerar reca
Ma forse eravate la luce che non more con la notte ,e il vento non piega !
Al volgere della prima metà del secol
Che fu nel favoleggiar degli anni cinquanta
Lasciati l 'amato paese
I ricordi di giochi
Di primi amor al riparo
Dell acropoli che non teme l eterno
Altra vita t andea nella città
Mai vinta roma accolse la giovinetta
In quel vecchio scorcio di ricordo
T 'ho vista come fosti quando gioventù
Ci accompagna e ora sei qui uscita
Da quel sogno ingiallito
Hai sfidato i mali del mondo
Per esser la madre
Onde io piccola goccia
Naufrago in te per per l Amor
che mi ammalia!
Poesia scritta il 24/08/2017 - 21:10
Letta n.1025 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Un intricato percorso di versi. Molto piaciuta. Giulio Soro
Giulio Soro 25/08/2017 - 18:31
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bellissima
laisa azzurra 25/08/2017 - 08:21
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