mentre il mio passo stanco
mi porta giù, alla casa degli incontri.
Così l’abbiamo ribattezzata.
Ci sono clematidi e calendule sul mio percorso,
e frizzano come un televisore sempre connesso al cielo.
Vacche prosperose riempiono l’aria col loro mugghiare,
e i pochi viandanti guardano sempre l’orologio.
Ci troveremo stasera alla casa degli incontri,
che riposa dolcemente sul fianco di questa montagna.
E’ una casa in disuso ma con le fondamenta ancora salde,
e una branda al centro.
In genere sono pochi i convenevoli tra di noi.
Un gesto, un sorriso bastano ad avviare l’incontro,
come una prassi da cui non di può derogare.
Ci stringiamo assieme nella casa degli incontri.
Sono una spia, un delatore, un’inutile mano
di un braccio armato e pronto a far fuoco.
Aspetto con cupidigia che venga sera.
Intanto mi riscaldo davanti a un fuoco che ho acceso.
Il sole va spegnendosi e l’aria si fa pungente.
 Ho gli arti intirizziti dalla temperatura inclemente.
Cerco di muovermi, di muovere il mio corpo,
dovrò sembrare agile stasera alla casa degli incontri.
Poesia scritta il 19/09/2017 - 13:37Voto:  |  su 8 votanti  | 
	
IN ogni modo piaciuta, perché rappresenta bene lo stato d'animo sofferente dell'autore.
Ciao Giulio
  
PAOLA SALZANO  
 24/09/2017 - 16:37 
Anna Rossi  
 21/09/2017 - 02:11 nn ti rappresente
nn sei tu....un incontro senza amore
è un fuoco che nn scalda
  
  
 ma sempre eccezionale
laisa azzurra  
 20/09/2017 - 21:27 
  
  
Teresa Peluso  
 20/09/2017 - 15:07 5*

Rosi Rosi  
 20/09/2017 - 13:35 
Paolo Perrone  
 20/09/2017 - 08:25 
Ken Hutchinson  
 19/09/2017 - 23:36 Un saluto!

Grazia Giuliani  
 19/09/2017 - 22:34 L'hai raccontato in versi facendo vivere gli attimi prima di incontrarsi. Bella poesia. Un abbraccio Cesare Caliendo
  
  
Cesare Caliendo  
 19/09/2017 - 20:40 
 un saluto
  
  
Mary L  
 19/09/2017 - 19:33 
  
  
  
  
Grazia Denaro  
 19/09/2017 - 18:47 
antonio girardi  
 19/09/2017 - 18:45 
                        


