Sono le due e non dormo
guardo queste quattro mura,
c’è il sole al sud,
la primavera a est,
l’autunno e l’inverno
a ovest e a nord
E me, qui,
al centro, irremovibile,
imperterrita e stabile.
Ho imparato per te un perdono
che non ho mai perdonato
e sono, così,
in te migliorata e peggiorata,
da te ho imparato
le lacrime dopo il riso,
con te ho imparato
il profumo del respiro,
a dare senza chiedere,
ho imparato e disimparato i sogni
ho imparato l’attesa e la pazienza,
il silenzio,
ho capito l’amore che mi è stato dato
e che, in tutta la sua potenza,
ho riversato su di te.
Ora qui al centro
giro e rigiro lo sguardo
e ti vedo
estate, primavera,
autunno e inverno
e ho caldo e ho freddo
e piango e rido.
Io, miscuglio di te,
quinta stagione
non ancora inventata.
guardo queste quattro mura,
c’è il sole al sud,
la primavera a est,
l’autunno e l’inverno
a ovest e a nord
E me, qui,
al centro, irremovibile,
imperterrita e stabile.
Ho imparato per te un perdono
che non ho mai perdonato
e sono, così,
in te migliorata e peggiorata,
da te ho imparato
le lacrime dopo il riso,
con te ho imparato
il profumo del respiro,
a dare senza chiedere,
ho imparato e disimparato i sogni
ho imparato l’attesa e la pazienza,
il silenzio,
ho capito l’amore che mi è stato dato
e che, in tutta la sua potenza,
ho riversato su di te.
Ora qui al centro
giro e rigiro lo sguardo
e ti vedo
estate, primavera,
autunno e inverno
e ho caldo e ho freddo
e piango e rido.
Io, miscuglio di te,
quinta stagione
non ancora inventata.
Poesia scritta il 13/10/2017 - 16:46
Letta n.1017 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellissimo questo tuo stile
MARIA ANGELA CAROSIA 14/10/2017 - 18:14
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Il tempo e un rapporto intenso insegnano molte cose e s'impara...dando e ricevendo sentimenti sinceri.
ALFONSO BORDONARO 14/10/2017 - 15:52
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