come una dedica a un fatto accaduto,
e l’atmosfera era bigia e asettica,
senza possibilità di luce.
Ti sto aspettando davanti a questo portone,
come si aspetta una gazzella nella savana,
come si aspetta uno scriba sullo scrittoio.
Non son certo che tu verrai.
Le calendule fioriscono sullo steccato,
e infiorettano questa parte di spazio
che sembra a loro dedicato.
Non c’è nulla di più bello che i gigli in fiore.
Non c’è nulla di più bello della tua pelle ambrata,
e dei tuoi seni prorompenti,
della tua vita stretta
e del tuo sguardo di rapina.
Le rotaie del treno si fermano al capolinea,
come tronche protuberanze infantili,
e l’erba ci cresce sopra e di fianco,
formando un corollario di verde.
Ti sto ancora aspettando.
Ma già sento farsi strada la sera e la frescura della notte.
Continuerò a rigirarmi i pollici,
guardando la luna scivolare via.
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bella!
di significato le tue poesie...
Già la vita scivola via...
a volte con gioia dolcezza e allegria..
a volte con tristezza e malinconia..
Grazie per aver condiviso con noi
il tuo pensiero.
un abbraccio grande ciao caro.