Avrei voluto,
,con voce trionfale,
dire:"Arrivederci".
Sussurro,sconfitto,
un flebile addio.
Quali soavi parole
accarezzeranno le mie orecchie?
Destino preordinato
e inesorabile,
autore di strali assassini.
L'illusione
di calcare questa terra
con passo immortale,
sfuma
al calare delle tenebre,
A te il riposo dorato,
lontano da gemiti e stridor
di denti;
il perdono di ogni peccato,
in pensieri,parole
ed omissioni.
A me tocca inseguire
la rassegnazione.
Viaggio strenuo
Il capolinea di un treno:
quando, un giorno,
chiamerai lo sposo
e gli adorati figli
a dimorar con te
nella Casa del Padre
,con voce trionfale,
dire:"Arrivederci".
Sussurro,sconfitto,
un flebile addio.
Quali soavi parole
accarezzeranno le mie orecchie?
Destino preordinato
e inesorabile,
autore di strali assassini.
L'illusione
di calcare questa terra
con passo immortale,
sfuma
al calare delle tenebre,
A te il riposo dorato,
lontano da gemiti e stridor
di denti;
il perdono di ogni peccato,
in pensieri,parole
ed omissioni.
A me tocca inseguire
la rassegnazione.
Viaggio strenuo
Il capolinea di un treno:
quando, un giorno,
chiamerai lo sposo
e gli adorati figli
a dimorar con te
nella Casa del Padre
Poesia scritta il 03/08/2013 - 19:07
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