Lo Spettro Del Nostro Primo Incontro
Sarà lo spettro del nostro primo incontro
che ci perseguita,
con le sue sedie spostate
e i sinistri rumori di catene trascinate.
Cianotica in volto
senza polso,
vaga ancora senza meta
l'idea morta
di riaprire quella porta
barricata con furia da tempo,
che impressiona
per solidità e stazza,
come un antico monolito
messo a guardia di un segreto.
Resta in piedi
la sensazione di averci capito poco,
e la voglia di scardinarlo
questo spartiacque
tra l'inferno e il paradiso,
cogliendo attimi sgranati,
evanescenti
come la preghiera inascoltata
di "non indurci in tentazione.
che ci perseguita,
con le sue sedie spostate
e i sinistri rumori di catene trascinate.
Cianotica in volto
senza polso,
vaga ancora senza meta
l'idea morta
di riaprire quella porta
barricata con furia da tempo,
che impressiona
per solidità e stazza,
come un antico monolito
messo a guardia di un segreto.
Resta in piedi
la sensazione di averci capito poco,
e la voglia di scardinarlo
questo spartiacque
tra l'inferno e il paradiso,
cogliendo attimi sgranati,
evanescenti
come la preghiera inascoltata
di "non indurci in tentazione.
Poesia scritta il 20/04/2018 - 13:35
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Una sensazione di inquietudine, di non pace che sembrerebbe sfociare in una meditazione del non capire. Forse delusione ma certamente un limbo che attanaglia l'anima quanto la mente. Belle le immagini eloquenti che si sviluppano e prendono consistenza in un climax ascendente fino ad una chiusa che sembra toccare una forma di spiritualità molto vicina a me lettore...ammirato.
Molto apprezzata
Molto apprezzata
luciano rosario capaldo 20/04/2018 - 16:10
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