Che dire...
evviva te.
Te che sei stato in grado
di vivere senza me.
Evviva te,
che hai vissuto egregiamente
sordo,
e impassibile alla mia solitudine
e come fosse niente
te ne sei fregato accuratamente.
Evviva te,
che lentamente,
mi hai allontanata dal tuo mondo
che io ho sfiorato
come un piccolo insignificante aerolite,
lasciata a vivere fuori dal tuo creato.
Sono felice, perché sei il vincitore.
Felice per te che hai fatto di un sasso
il tuo cuore.
Ora che la mia orbita è lontana
e il volo è buio e solitario.
Io dico
evviva me.
Sola, se cosi io voglio,
viva per me soltanto
amante di me stessa totalmente
e dell'amore stesso immensamente.
Poesia scritta il 02/08/2018 - 12:10
Da Marina Lolli
Letta n.1024 volte.
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Commenti
Versi tristi ma pieni di speranza.
Perché non hai pubblicato più niente ?
Perché non hai pubblicato più niente ?
Francesco Pezzulla 02/03/2020 - 23:05
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Versi tristi ma pieni di speranza.
Perché non hai pubblicato più niente ?
Perché non hai pubblicato più niente ?
Francesco Pezzulla 02/03/2020 - 23:05
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Carissima Laisa Azzurra ,ti ringrazio per il commento, la sofferenza rende forti se non ci si lascia sopraffare,e si impara molto specialmente ad apprezzare se stessi.
Marina Lolli 02/08/2018 - 23:07
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Carissima Laisa Azzurra ,ti ringrazio per il commento, la sofferenza rende forti se non ci si lascia sopraffare,e si impara molto specialmente ad apprezzare se stessi.
Marina Lolli 02/08/2018 - 23:07
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Si, evviva te
Marina, solo te
Marina, solo te
laisa azzurra 02/08/2018 - 18:40
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