C'é un volo di gabbiani
che gentile accarezza
il bianco campanile
che dalla sabbia
porta in alto le campane
e veglia l'orizzonte
con fare
di breve guardiano.
Tra azzurro e mare
si satura l'aria
di uno smarrito
e solitario verso
che punge e trafigge
l'argento che increspa
riccioli confusi di sole
brevi in acqua
come pensieri
poi a sparire
É lamento che
consolare non riesco
e se più lontano
l'orizzonte si anima
di bianche ali
io rimango qui
con l'amaro del sale
l'infinito del mare
e sopra lontano
il cielo.
che gentile accarezza
il bianco campanile
che dalla sabbia
porta in alto le campane
e veglia l'orizzonte
con fare
di breve guardiano.
Tra azzurro e mare
si satura l'aria
di uno smarrito
e solitario verso
che punge e trafigge
l'argento che increspa
riccioli confusi di sole
brevi in acqua
come pensieri
poi a sparire
É lamento che
consolare non riesco
e se più lontano
l'orizzonte si anima
di bianche ali
io rimango qui
con l'amaro del sale
l'infinito del mare
e sopra lontano
il cielo.
Poesia scritta il 07/08/2018 - 20:35
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