Nato in quella terra ove il profumo
del sal vince sulla primavera ,
avea più acqua che sangue .
Il volto segnato ,solcato da fatica e sudore
lacrime ,amore!
Ma le potenti mani ne facean uomo onesto
probo che nessun mal in lui si leva .
Quanti tramonti con occhi bassi
alla luce della Sera !
Le acque docili all piè giungevano .
allor come colui che si compiace
Di cotanta lena ,le contomplava
Con malinconico amore .
Al far del Vespro si placava
Il rubicondo splendore .
Il.mar come culla ,dondolava
gli ultimi ricordi del di' morente .
Eri li Benedetto di nome e in petto !
Ah quanti sospiri commisti
alla salsedine
Cola' avevi il secondo parto
dolce come il primo dal grembo materno
nato .
A te gli onori della costa
che piange, si lamenta
da piaggia a monte
Mute giornate dalla tua voce
assente ,
Corre il ricordo ,si rifuggia
al tempo migliore ove il rammarico non s 'accora.
All estremo respiro la mente mai s'allena
giacche speriamo sempre di sentir la nova brezza .
Qui che si ferma l.'umana
spe ,risorge il cuore
libero , inviolato ed eterno. .
Nel giorno del dolor
che seguir morte e pianto ,
non.sia il ricordo amaro .
Ove nascono. I primi raggi
che per pigrizia
portano. le creste delle onde
sul lido. ,
li segui col pensier
ed il sorriso ,
che non son morte
le idee lo spirito gli amori ,
ma solo questa carne
che in terra mi resta .
CORRADO CIOCI
A RICORDO DI BENEDETTO CERASOLI
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