Il pino loricato
gli scheletrici loricati adattati ai forti venti e gelo
rilevano la loro origine glaciale che nulla possono, però,
di fronte alla cattiveria del genere umano.
Similmente quell’uomo o quella donna,
simboli di forza e coesione familiare,
incurvabili ed impettiti,
roccaforti per i propri cari,
freddati  da soli 100 grammi di piombo
per lo stesso tipo di cattiveria
        -ogni giorno-
Ah, come l’uomo sia  sempre più occupato
ad uccidere i suoi simili.
Ma quante sembianze ha quella pallottola.
Privare del cibo, non curare, costringere il prossimo
in un luogo inabitabile, ucciderlo di lavoro,
indurlo al suicidio, mandarlo in guerra!
Molti di questi… impuniti  dalla legge!
E pensare che basterebbe presentarsi
con la coscienza esposta, in bella vista,
nudi e crudi per  rendere difficile l’uccisione.
Ahimè … solo difficile!
Luciano Capaldo
***Lo spunto nasce dall’osservazione dei magnifici pini loricati del parco nazionale del Pollino fra Basilicata e Calabria spesso uccisi dalla mano dell’uomo la stessa che oggi compie…Quel solo difficile… ma servirebbe impossibile!***
Poesia scritta il 04/04/2019 - 09:07Voto:  |  su 5 votanti  | 
	

Joshua Risvalli  
 04/04/2019 - 15:27 
Maria Isabel Mendez  
 04/04/2019 - 12:53 Uno sguardo fotografico e psicologico, così, dalla finestra...
Complimenti
Molto vero e condiviso
laisa azzurra  
 04/04/2019 - 11:22 qui c'è tutta la cattiveria e stupidità umana...
Complimenti, un'opera molto bella
Grazia Giuliani  
 04/04/2019 - 11:19 
luciano rosario capaldo  
 04/04/2019 - 11:00 
Ernesto D'Onise  
 04/04/2019 - 10:55 
Ernesto D'Onise  
 04/04/2019 - 10:53 
                        



