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A mia madre

L’erto sentiero percorro
ancora una volta
tra le erbe fresche
di pioggia di marzo
a metà sentiero
mi aspetta mia madre
coi suoi dolori
e i suoi malanni
impotente,
per quel sentiero
a lei sovente reco
la mia anima insicura
quante volte o mio Signore
t’ho chiesto ancora giorni
alla sua vita?
Forse non sufficienti volte
Ora percorro ancora quel sentiero,
ora l’anima è sicura
ma è triste il cuore
a metà sentiero
mi ritrovo a dire:
ecco mia madre
ma lei non c’è ad attendermi
coi suoi dolori
i suoi giorni sono finiti.
Come è triste
questa verdeggiante
erta salita
come è faticoso
raggiungere la sua metà
e come mi sento colpevole
dovevo insistere madre
dovevo
chissà per quanto tempo
mi sarà dolce ancora
il non sapere
dov’è che tu ora sei.



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Poesia scritta il 07/05/2019 - 17:45
Da speranza iovine
Letta n.944 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Grazie Alpan per il tuo bel commento e grazie a graziella.

speranza iovine 15/05/2019 - 22:01

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Grazie Alpan per il tuo bel commento e grazie a graziella.

speranza iovine 15/05/2019 - 22:01

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Grazie Alpan per il tuo bel commento e grazie a graziella.

speranza iovine 15/05/2019 - 22:01

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Testo struggente a narrare l'amore per la propria madre, radice d'amore e sconfinata tenerezza.
Versi che evidenziano l'ineluttabilità della vita nel tempo dove Dio non trova
riscontro nelle tue esortazioni.
Tutto è memoria, amore!

Alpan Alpan 14/05/2019 - 15:12

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Amo le poesie sulla mamma perche ' esprimono tanto amore puro e sincero.Molto bella!

Graziella Silvestri 08/05/2019 - 18:07

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Ringrazio per il commento Grazia Giuliani sempre presente e attenta. Ciao

speranza iovine 08/05/2019 - 17:24

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Grazie Ernesto la stima è reciproca. Un caro saluto.
P. S.
Comunque i miei parenti acquisiti del tuo paese sono gli Zampella.

speranza iovine 08/05/2019 - 17:21

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Speranza, il contenuto della tua risposta aumenta la già grande stima che ho di te. Noto con piacere che sei molto cattolica e che vai contro gli ipocriti che in chiesa fanno finta di esserlo pure loro fin quando escono a Messa finita. Ciao

Ernesto D'Onise 08/05/2019 - 15:13

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Speranza, leggendo la tua stupenda poesia per la mamma che non c'è più, sento che abbiamo tutti un sentire simile, tra sensi di colpa, alcune mancanze e tanta tristezza...ma la dolcezza che esprimi nasce dall'amore che vi siete scambiate.

Grazia Giuliani 08/05/2019 - 10:06

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Grazie Santa per il tuo bel commento.

speranza iovine 07/05/2019 - 22:07

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Forse avrei potuto farla ridere di più.

speranza iovine 07/05/2019 - 22:05

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Grazie Ernesto per aver letto e commentato. Vengo e mi spiego perché credo sia difficile se non impossibile interpretare in toto il pensiero di chi scrive, dico sempre che la poesia è come un quadro ognuno ci vede qualcosa di sé stesso ma solo l'autore può vivere il reale. Il rammarico che ho per mia madre, essendo io cristiana è quello di non averle parlato di Gesù e quindi non so dove lei andrà dopo il giudizio universale, se Dio ha scritto il suo nome nel libro della vita. Questo è l'unico rimorso per il resto non ho nulla da rimproverarmi credo di essere stata una buona figlia e non ho timore alcuno della morte come ha scritto l'apostolo Paolo per me vivere è Cristo e morire è guadagno. Un po' difficile da spiegare in poche righe.

speranza iovine 07/05/2019 - 22:01

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Abbiamo tutti dei rimpianti verso l'amore di una madre che non è quantificabile. Io la mia l'ho persa senza poterla neppure salutare. I tuoi versi sono bellissimi e dolcissimi.

santa scardino 07/05/2019 - 22:01

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Abbiamo tutti dei rimpianti verso l'amore di una madre che non è quantificabile. Io la mia l'ho persa senza poterla neppure salutare. I tuoi versi sono bellissimi e dolcissimi.

santa scardino 07/05/2019 - 22:01

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Ognuno dice che poteva fare di più. Ognuno piange nel dì di festa. Ognuno ricorda la propria madre persa. Dopo però. Mi pare di aver capito così ma, se non fosse tale il pensiero di Speranza, sicuramente è il pensiero mio per caso scritto da Speranza.

Ernesto D'Onise 07/05/2019 - 21:16

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