Arde complice e fier il pur ignaro stilo
su gemme d'ancor inesplorato foglio
ove chiede il dio della fantasia un tiepido nido
in cui il narrar posar possa il suo orgoglio.
Di Trinacria è questo frusciar sacro e profano
che su gesta e passi disiai cucir di Montalbano
scorron come amorevoli fili gl'ondeggi della mai banal trama
come ancestrale procession di chi davver ama.
Che è scriver, diletto amico
tra cirri dondolarsi di realtà e finzione
baciar un reale che a sfuggir giocoso s'imprende
e abbracciarlo con forza d'astrazione.
Nell'odierno dì come tra i cespugli del ieri
scorger sappi il respir dell'inchiostro del tuo Camilleri.
su gemme d'ancor inesplorato foglio
ove chiede il dio della fantasia un tiepido nido
in cui il narrar posar possa il suo orgoglio.
Di Trinacria è questo frusciar sacro e profano
che su gesta e passi disiai cucir di Montalbano
scorron come amorevoli fili gl'ondeggi della mai banal trama
come ancestrale procession di chi davver ama.
Che è scriver, diletto amico
tra cirri dondolarsi di realtà e finzione
baciar un reale che a sfuggir giocoso s'imprende
e abbracciarlo con forza d'astrazione.
Nell'odierno dì come tra i cespugli del ieri
scorger sappi il respir dell'inchiostro del tuo Camilleri.

Poesia scritta il 23/07/2019 - 11:59
Letta n.839 volte.
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Commenti
Grande Camilleri!! Bravo!!!
Maria Isabel Mendez 24/07/2019 - 20:38
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