A ritroso nel tempo
la flebile luce di un antico pensiero.
Boato di guerra, un ricordo che torna a galla,
mi paralizza, mi distoglie dal presente,
mi tortura e consola nello stesso istante.
E dinanzi al mare d’inverno
con l’iconica Luna smarrita e tradita
dal continuo sciabordio dell’onda impazzita.
Si occulta tra le nubi,
respinge il mio desio dai mille dubbi,
anch’essa forse è in cerca di un alibi.
Ma io sono innocente,
ho reso tutto nell’ascolto e in amore
eppur mi sento in errore,
cerco risposta in ogni dove,
cosa mai avrò commesso nell’altrove?
Un urlo sommesso in un silenzio d’onore,
è un istante furente, una calma apparente,
ed io che ostento pace
seppur la Luna si nasconde e tace.
La strada è buia e infinita
nell’invisibile insidia di codesta vita,
ma sarò paziente durante il cammino
e mi aprirò nella pienezza di ciò che sono.
Lo sguardo s’illumina e dilaga nel vuoto,
è un viaggio solitario a ritroso nel tempo
che anela a svelar i segreti della mente.
È notte, è sempre notte,
e spero che il buio perda le mie tracce.
Tendo la mano ad una Luce immaginaria
in questa indagine segreta
di origine millenaria.
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