Semplici.
Tu cammini veloce,
Ai piedi hai un paio d’ali grigie e viola
fatte da sogni spenti come candele,
Riaccesi come sigari cubani.
Stai guardando la strada,
Stai guardando dentro me,
Ma ti distraggono i pensieri che si fanno voce.
Stai ridendo sotto un elegante cielo scuro,
Sei felice come chi è morto e risorto,
Ma è nato solo l’altro giorno, o forse quello prima, o quello prima ancora.
Fischietti un suono buffo
Almeno quanto me
Quando vorrei scappare non so dove
Quando vorrei correre senza spostarmi.
Ma io sorrido e non so nulla
E dimentico strade, lampioni, piccioni zoppi.
E la gonna si sposta su un fianco
E le mani scivolano nelle tasche vuote
con le fodere rotte.
Abbiam lo stesso passo stanotte,
Quasi per caso ce ne accorgiamo
Nello stesso momento.
Adesso sei come una nuvola bianca
Impigliata tra i miei capelli attorcigliati
Sei come il vento gentile
Che riempie i polmoni di odori buoni.
Adesso son come un uccello migratore
Sul finir dell’inverno del suo cuore.
Sono come musica su un foglio
Strappato dal genio suo compositore
Sto camminando al tuo fianco,
Negli occhi ho qualche pezzetto di
stella sconosciuta.
Schegge luminose che ballano cosi bene!
Sto ridendo nel bel mezzo del tempo
Sono felice come un’ape su fiore
Sto Fischiettando il chiaro di Luna
Ma tu sorridi e non sai niente
E dimentichi poesie, colori, cartelli stradali.
E l’anello vola lontano
E Il cappello scende su un lato
E mi gela un orecchio.
Abbiam lo stesso passo stanotte,
Quasi per caso ce ne accorgiamo
Nello stesso momento.
Abbiamo la stessa fame.
Ai piedi hai un paio d’ali grigie e viola
fatte da sogni spenti come candele,
Riaccesi come sigari cubani.
Stai guardando la strada,
Stai guardando dentro me,
Ma ti distraggono i pensieri che si fanno voce.
Stai ridendo sotto un elegante cielo scuro,
Sei felice come chi è morto e risorto,
Ma è nato solo l’altro giorno, o forse quello prima, o quello prima ancora.
Fischietti un suono buffo
Almeno quanto me
Quando vorrei scappare non so dove
Quando vorrei correre senza spostarmi.
Ma io sorrido e non so nulla
E dimentico strade, lampioni, piccioni zoppi.
E la gonna si sposta su un fianco
E le mani scivolano nelle tasche vuote
con le fodere rotte.
Abbiam lo stesso passo stanotte,
Quasi per caso ce ne accorgiamo
Nello stesso momento.
Adesso sei come una nuvola bianca
Impigliata tra i miei capelli attorcigliati
Sei come il vento gentile
Che riempie i polmoni di odori buoni.
Adesso son come un uccello migratore
Sul finir dell’inverno del suo cuore.
Sono come musica su un foglio
Strappato dal genio suo compositore
Sto camminando al tuo fianco,
Negli occhi ho qualche pezzetto di
stella sconosciuta.
Schegge luminose che ballano cosi bene!
Sto ridendo nel bel mezzo del tempo
Sono felice come un’ape su fiore
Sto Fischiettando il chiaro di Luna
Ma tu sorridi e non sai niente
E dimentichi poesie, colori, cartelli stradali.
E l’anello vola lontano
E Il cappello scende su un lato
E mi gela un orecchio.
Abbiam lo stesso passo stanotte,
Quasi per caso ce ne accorgiamo
Nello stesso momento.
Abbiamo la stessa fame.
Lylas.
Poesia scritta il 16/01/2020 - 23:58
Da Lylas Lena
Letta n.951 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Originale stesura, potrebbe essere stata scritta al tavolo di un pub letterario del "Village" in epoca lontana...e non è poco!
Leo Pardiss 19/01/2020 - 17:28
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Poesia intensa e molto evocativa. *****
Sebastiano Assenzi 19/01/2020 - 16:56
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