Noi fummo come le foglie rapite dal capriccioso vento d'autunno ,
vanno via in vortici che disegnano sciami colorati nel cielo d'ottobre.
Ma sempre hanno memoria del perduto ramo onde nacquero e furon salde.
Cosi noi ,che abbiamo vissuto giorni
dal sapor del sale,
lontani ,divisi ma sempre col pensier primo del dolce amore .
I baci rubati gli sguardi lontani,
per l' ira di colui che bramosia aveva del nostro amor!
Ah ,quante lacrime su cuscini vuoti,quanto amaro il destino selvaggio.
Tu mia perduta parte eri sempre visione del giorno e della notte .
Ma come il grecale gonfia le vele
al timido marinaio ,cosi "al pari se troppo spira le rivolta,tal noi fummo
che tornammo con il vento migliore al primo viaggio.
Or sei qui,ti vedo , ti abbraccio .
mai più permetterò al vile inganno di portarti via ancor.
vanno via in vortici che disegnano sciami colorati nel cielo d'ottobre.
Ma sempre hanno memoria del perduto ramo onde nacquero e furon salde.
Cosi noi ,che abbiamo vissuto giorni
dal sapor del sale,
lontani ,divisi ma sempre col pensier primo del dolce amore .
I baci rubati gli sguardi lontani,
per l' ira di colui che bramosia aveva del nostro amor!
Ah ,quante lacrime su cuscini vuoti,quanto amaro il destino selvaggio.
Tu mia perduta parte eri sempre visione del giorno e della notte .
Ma come il grecale gonfia le vele
al timido marinaio ,cosi "al pari se troppo spira le rivolta,tal noi fummo
che tornammo con il vento migliore al primo viaggio.
Or sei qui,ti vedo , ti abbraccio .
mai più permetterò al vile inganno di portarti via ancor.
Corrado cioci
Poesia scritta il 31/07/2020 - 17:23
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