È ubriaco,
nel lume della luna,
di tuoi baci lunghi
il mio corpo
freddo.
Ahimè,
anche le stelle
se ne sono accorte
che da sempre
le tue labbra
hanno donato la luminosità
alla mia pelle.
E io desidero,
ancora,
le tue labbra calde
per non dover vestirmi
mai più
se non di tuo profumo.
In un volto,
torna la mia sobrietà
e mi ondegia nella mente
il significato
di questa interminabile sete.
Quanto desiderio!
Si nutre la rosa carnivora
delle nostre ore finite?
Quanta passione!
Dipinge l'aria
il nostro respiro?
Guardo all'ieri
guidando il sole nero
d'inchiostro,
una penna,
un foglio
e la morte
della sottilezza del tempo
che per me non esiste.
nel lume della luna,
di tuoi baci lunghi
il mio corpo
freddo.
Ahimè,
anche le stelle
se ne sono accorte
che da sempre
le tue labbra
hanno donato la luminosità
alla mia pelle.
E io desidero,
ancora,
le tue labbra calde
per non dover vestirmi
mai più
se non di tuo profumo.
In un volto,
torna la mia sobrietà
e mi ondegia nella mente
il significato
di questa interminabile sete.
Quanto desiderio!
Si nutre la rosa carnivora
delle nostre ore finite?
Quanta passione!
Dipinge l'aria
il nostro respiro?
Guardo all'ieri
guidando il sole nero
d'inchiostro,
una penna,
un foglio
e la morte
della sottilezza del tempo
che per me non esiste.
Poesia scritta il 15/11/2020 - 21:31
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