Si è oscurata la sera.
In tanto silenzio vado a letto.
Penso e rincorro il sonno.
Nell'ombra dei miei ricordi
scruto il cuscino.
Vorrei sentire ancora una volta il suo respiro.
La rivedrò nel mio sonno onirico?
Ma il sonno non accede al mio volere.
Non resta altro che scendere nell'oblio
e affidare questa notte
alla luna,
unica consigliera.
In tanto silenzio vado a letto.
Penso e rincorro il sonno.
Nell'ombra dei miei ricordi
scruto il cuscino.
Vorrei sentire ancora una volta il suo respiro.
La rivedrò nel mio sonno onirico?
Ma il sonno non accede al mio volere.
Non resta altro che scendere nell'oblio
e affidare questa notte
alla luna,
unica consigliera.
Poesia scritta il 20/01/2021 - 19:26
Letta n.767 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
La Luna è sempre lì a vegliare i tuoi ricordi e i tuoi sogni nella dolcezza dei tuoi versi...un abbraccio Salvatore
Margherita Pisano 22/01/2021 - 21:36
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Caro Salvatore non hai bisogno di aspettare il sonno per vederla, lei è sempre con te. Un abbraccio.
santa scardino 22/01/2021 - 20:48
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Caro Salvatore non hai bisogno di aspettare il sonno per vederla, lei è sempre con te. Un abbraccio.
santa scardino 22/01/2021 - 20:48
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Il tuo tocco di poeta non lascia mai indifferenti...bravo!
Grazia Giuliani 21/01/2021 - 19:14
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Sognare qualcuno, quando il sole tramonta. Verseggio davvero splendido. Complimenti, Salvatore
MARIA ANGELA CAROSIA 21/01/2021 - 16:27
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Lirica molto bella, apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 21/01/2021 - 08:27
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Molto espressiva e ben strutturata, complimenti!
Anna Maria Foglia 21/01/2021 - 08:05
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Bellissima e condivisa. Complimenti Salvatore
Anna Rossi 21/01/2021 - 05:59
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Salvatore, ti affidi alla luna e... alla poesia. Come dormire dinanzi ad un fastello di ricordi?
I versi di questo componimento sono come perle lasciate in scrigno aperto su un mobiletto di cui noi lettori abbiamo avuto la fortuna di... arraffare.
La profondità permane nell'intero verseggiare, raggiunge il suo climax nella chiusa, ove sogno e realtà si condensano in una "onirica" malinconia. Espressività garantita.
Bravo!
I versi di questo componimento sono come perle lasciate in scrigno aperto su un mobiletto di cui noi lettori abbiamo avuto la fortuna di... arraffare.
La profondità permane nell'intero verseggiare, raggiunge il suo climax nella chiusa, ove sogno e realtà si condensano in una "onirica" malinconia. Espressività garantita.
Bravo!
Giuseppe Scilipoti 20/01/2021 - 23:30
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