devo inventarmi qualcosa
per non pensare al suo viso
va bene qualsiasi scusa
cercare nuovi mondi in giro per casa
uscire fare due passi sulla faccia nascosta della Luna
ma può andar bene anche solo una scura gelata
Giro dopo giro la notte
sembra sempre più lunga
scandisce i suoi movimenti
e intanto cambia
gioca e fa le fusa sulla scia di una stella
che invece di cadere resta sospesa
come attaccata ad un filo nel cielo della mia resta
Si incrociano i ricordi
tra i ripetuti addii
lasciarsi e ritrovarsi
per poi tornare soli
farsi del male e dopo amarsi
odiarsi e poi dimenticarsi
cadere e rialzarsi
e poi ancora perdersi
Dodici rintocchi
è ancora mezzanotte
sento miagolare i gatti sopra i tetti delle case
scavo dentro me stesso
faccio e disfo il letto
entro ed esco da un verso e non è mai quello giusto
Si fermano i secondi
e il tempo si blocca
dura un secolo un attimo
e non passa
fanno trampolino tra la mente e il cuore
sai non pensavo che potesse accadere
far a pezzi la sua foto senza morire
Fingere di non sentire alcuna emozione
passarci attraverso come fossero fiamme
di un fuoco che ormai non brucia più
Faccio avanti e indietro
tra la cucina e il divano
tengo le lucci spente
lascio tutto al buio
traccio i contorni del mio naufragare
confondo i piaceri con i dolori e le paure
i ricordi, gli inganni e le parole vuote
le tue ragioni
le tue menzogne
Passo dopo passo
divento sempre più bravo
vedo il suo riflesso allo specchio
ma non ci faccio caso
sento il suo respiro addosso
ma non gli do peso
poi torna in mente ancora il suo viso
prendo fiato sorrido
lo cancello e dimentico
Entra dalla finestra
una tenera brezza
un alito fresco
che risveglia la stanza
passa tra i miei sogni e li solleva
come quando s'alza il vento
e un aquilone vola
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