Lasciandoti cullare, nelle
braccia della cupa notte, ti
sei addormentato, mentre
un mattino triste e senza tempo
ti faceva da ombra. La pioggia
anch'essa sofferente e malinconica,
esibiva le sue grandi gocce, a un
suolo tormentato da un vento tiranno;
che carico d'angoscia serpeggiava,
lungo i nostri corpi attoniti, che
raccolti nel chiedersi, si soffermavano
muti, incapaci di trovare le parole per
tanto sgomento. Sei andato via,
lasciandoci sbalorditi e increduli,
come se fra un istante, dovessi
riapparire. Ora non rimane altro, che
questa triste e dolorosa realtà, che
noi porteremo sempre nei nostri
ricordi, finché non periremo sotto i
poderosi colpi del tempo, che inesorabile
ci trascina coatto per una vita intera,
ricambiandoci poi con il dono di
non uscirne vivi.
braccia della cupa notte, ti
sei addormentato, mentre
un mattino triste e senza tempo
ti faceva da ombra. La pioggia
anch'essa sofferente e malinconica,
esibiva le sue grandi gocce, a un
suolo tormentato da un vento tiranno;
che carico d'angoscia serpeggiava,
lungo i nostri corpi attoniti, che
raccolti nel chiedersi, si soffermavano
muti, incapaci di trovare le parole per
tanto sgomento. Sei andato via,
lasciandoci sbalorditi e increduli,
come se fra un istante, dovessi
riapparire. Ora non rimane altro, che
questa triste e dolorosa realtà, che
noi porteremo sempre nei nostri
ricordi, finché non periremo sotto i
poderosi colpi del tempo, che inesorabile
ci trascina coatto per una vita intera,
ricambiandoci poi con il dono di
non uscirne vivi.
Poesia scritta il 21/09/2021 - 11:30
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Commenti
Leggo,rileggo e non trovo parole...se non grazie per avercene parlato
Mirko D. Mastro(Poeta) 21/09/2021 - 14:51
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