Nel salone tranquillo mi rilasso,
dopo una mattinata passata a spasso,
lentamente nelle mie larghe narici,
si insinua un profumo come di tamerici.
dopo una mattinata passata a spasso,
lentamente nelle mie larghe narici,
si insinua un profumo come di tamerici.
Avverto come un certo languorino,
l'olfatto mi porta nel cucinino.
a mia insaputa c'è della pasta nel forno,
la besciamella ne delinea il contorno.
Per l'aria un profumo ammaliatore,
apro il forno come un abile scassinatore,
lo spettacolo i miei occhi fa incantare,
penne l'una sull'altra me sembran aspettare.
Dal vicino cassetto prendo una forchetta,
ma l'esperienza mi porta a fare in fretta,
proprio mentre in ginocchio sto deglutendo,
l'idillio si spezza nell'udir: che stai facendo?
Poesia scritta il 17/10/2021 - 15:53
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Commenti
Immagino che non sia piacevole, sentirselo dire, proprio in quel momento....Comunque trovo che sia un testo davvero molto simpatico
MARIA ANGELA CAROSIA 17/10/2021 - 16:53
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