Gerarchie d'autunno
e l'ultima melanzana dell'orto
scopro gli inafferrabili reami
dell'autunno e del suo tempo morto
la luce artificiale sfuma ombre
sullo spessore del lucido marmo
le verdure si riposano sgombre
da ogni velleità che io riaffermo
solo assegnando un fittizio posto
una gerarchia inverosimile
dove però fra gli scuri del resto
spicca il biancore d'un boletus edulis
sire da cortigiani circondato
che un melograno in bilico persino
tra dormienti lecci disorientato
si produce in ossequioso inchino
e la melanzana regina madre
troneggia nell'angolino remoto
vecchia d'estate e prodromo di quadre
vittorie sul dissolversi d'un mito
quello che la bellezza sia inconsueta
in stagione che non sia primavera
il piccolo porcino ha come meta
le quinte d'opera più veritiera
sulla stramba condizione dell'uomo
esprime un desiderio il suo candore
d'immortalità sulla tela almeno
ché il soffritto è già pronto da due ore!
(L'immagine allegata è opera dell'autrice, "Natura morta d'autunno", olio su tela).
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Mirko D.Mastro (La Redazione)
Oltre ai colori dipinge con la penna e il cuore complimenti..