Sogni di stagnola,
che svaniscono di fumo,
che non costano nulla,
che non hanno colore,
come il tuo riflesso,
sbiadito nella tua vetrina.
Sogni di neve,
da bere d'un fiato,
macchiati di rosso rubino,
in calici di mani ferite.
Ritagli dorati dal sole di luglio,
dentro tasche di vuoti pastrani,
insieme legati a sfidare l'inverno.
Sotto il tappeto di un rigattiere,
nascondi il tuo non pensarmi,
ma io so ancora alzare lo sguardo,
e bagnare i miei occhi
del tempo di noi.
Sogni di mussola,
brividi di seta,
leggerti come di poesia,
davanti alla mia porta,
a sorprendermi ancora
dei tuoi occhi truccati da poco.
che svaniscono di fumo,
che non costano nulla,
che non hanno colore,
come il tuo riflesso,
sbiadito nella tua vetrina.
Sogni di neve,
da bere d'un fiato,
macchiati di rosso rubino,
in calici di mani ferite.
Ritagli dorati dal sole di luglio,
dentro tasche di vuoti pastrani,
insieme legati a sfidare l'inverno.
Sotto il tappeto di un rigattiere,
nascondi il tuo non pensarmi,
ma io so ancora alzare lo sguardo,
e bagnare i miei occhi
del tempo di noi.
Sogni di mussola,
brividi di seta,
leggerti come di poesia,
davanti alla mia porta,
a sorprendermi ancora
dei tuoi occhi truccati da poco.
Carmine Perlingieri 2023
Poesia scritta il 17/02/2023 - 07:57
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